28/10/2009 - Sino ad oggi la questione Jackson-Warriors aveva coinvolto solo i diretti interessati ovvero Stephen e la dirigenza di Golden State lasciando da parte i tifosi. In un’intervista avvenuta due mesi fa, per ripercorrere brevemente l’accaduto, Jackson disse di volersene andare perché non considerava il team della Baia non abbastanza competitivo. Multato dalla lega (un giocatore non può domandare pubblicamente di essere ceduto), senza titolo di capitano (ha chiesto espressamente di non esserlo più) e costretto a rimanere (la sua richiesta è stata immediatamente rifiutata) ieri sera Jackson è sceso sul campo dei Warriors per la prima volta nella stagione 2009/10 ed i tifosi hanno espresso il loro parare sulla questione. Per tutto il riscaldamento ed il primo tempo appena riceveva la palla, a prescindere dal fatto che segnasse, sbagliasse o realizzasse un assists per un collega, il pubblico lo ha fischiato ed i versi di disapprovazione (“boo”) nei suoi confronti sono stati innumerevoli. Prima della palla a due, partita persa di un punto da Golden State in favore di Houston, Don Nelson aveva ripetuto l’assoluta intenzione non solo a tenere Jackson nel roster, ma a farne anche una delle bocche di fuoco principali del team. Tuttavia tale opinione, se il pubblico dovesse continuare a criticarlo, potrebbe cambiare presto perché rappresenta una vera e propria distrazione anche per tutto il resto della squadra. Ancora una volta restiamo in attesa di ulteriori possibili svolgimenti.