Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba
Altre notizie del
21/09/2009

Archivio News Squadre


L.A. Lakers

Artest pronto alle critiche dei tifosi di L.A.

Lakers
21/09/2009 - Finita l’avventura con i Rockets, team che lo acquistò 12 mesi fa dai Kings, Artest è uscito dal contratto siglato ai tempi dei Pacers prima che scoppiasse il “fattaccio” di Detroit (ovvero la maxi rissa al Palace). Sulle sue tracce si sono subito messi i campioni Nba in carica di Los Angeles e trascorsi un paio di giorni a trattare le parti, il 7 Luglio, hanno ufficializzato l’accordo per 5 anni a 33 milioni di dollari. Il suo ingresso in squadra è stato “fatale” per Ariza: Trevor, decisivo in finale contro Orlando come in tutto il campionato, ha dovuto fare le valigie e trasferirsi proprio a Houston dove lo hanno accolto a braccia aperte. Sino a ieri Artest, nelle svariate interviste, si era detto felice e determinato a dare il massimo in vista del prossimo campionato senza mai sbilanciarsi su nessuna previsione di squadra. Oggi, però, la situazione è cambiata: a San Diego Artest, con indosso una maglia completamente nera dei Lakers con il numero 24 in onore di Bryant, non si è limitato a promuovere la partita di pre-season contro i Nuggets schedulata per il 23 di Agosto, ma ha voluto “immolarsi” come eventuale capro espiatorio 2010 nel caso in cui i Giallo-Viola non riescano a ripetersi come campioni Nba. “Credo proprio che sarà proprio ciò che faranno i tifosi nel caso non riuscissimo a ripeterci come campioni Nba.” afferma l’ex giocatore di Bulls e Pacers. “L’altranno hanno visto il loro team vincere, poi sono arrivato io e tutti si aspettano la squadra sia diventata più forte. Hanno tutto il diritto di arrabbiarsi e considerarmi responsabile puntandomi il dito e tirandomi contro ogni oggetto se il titolo 2010 dovesse andare ad un’altra formazione.” Comunque Artest, a prescindere dalle aspettative, non vede l’ora di giocare insieme a Bryant:”Oggi ho messo questa maglietta in suo onore. In questo modo riesco a capire meglio cosa vuol dire essere un Lakers. Ci sono tifosi in tutto il mondo e pure qua a San Diego, dove mi aspettavo tanti fans dei Warriors, ho scoperto che la maggior parte del pubblico simpatizza per noi.” Sul suo rapporto con Kobe dopo quanto accaduto negli scorsi playoffs invece dichiara: “Attendo impazientemente di scendere in campo con Kobe. Fra di noi c’è una solida amicizia. È un po’ tornare come tornare quando si era bambini: facevi a botte con il tuo migliore amico e cinque minuti dopo gli offrivi il gelato ed era tutta acqua passata. Si tratta solo di competizione e di voler primeggiare uno sull’altro