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16/09/2009

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Washington Wizards

Elogi e rimproveri da parte di Arenas

Wizards
16/09/2009 - Nell’ultimo mese, a turno, Saunder (neo-coach dei Wizards), Jamison ed il preparatore atletico Tim Grover hanno parlato di Arenas esprimendosi molto positivamente sulle condizioni di salute del numero Zero targato Washington. Tutti e tre, infatti, sono stati concordi sul fatto che abbia recuperato al 100% ed è pronto ad affrontare una stagione di riscatta dopo il “buio” degli ultimi due anni quando tre interventi al ginocchio lo hanno limitato ad appena due partite in tutto il 2008/09. Sino ad oggi il diretto interessato era rimasto lontano dai riflettori lasciando che a parlare fossero i suoi colleghi. A due settimane dall’avvio del training camp, però, Arenas ha rotto il proprio silenzio stampa presentandosi ai microfoni del quotidiano Washington Times. “Nessuno poteva marcarmi prima e nessuno potrà farlo ora. Devo tutto a Tim Grover: se l’altranno non mi avesse dato i suoi consigli sarei rientrato troppo presto ed oggi mi preparerei ad iniziare una stagione dove nel 95% dei casi sarei poi costretto a fermarmi per recuperare. Per fortuna l’ho ascoltato e non andrà a finire così.” Grover, che si è occupato della riabilitazione di altre stelle Nba come Dwyane Wade, O.j. Mayo e Tracy McGrady, dice al giornale: “Un sacco di cose non andavano bene nel suo corpo. Aveva problemi alle anche, alle cosce e a in generale a tutte le gambe. Non voglio dire che si trovava in una condizione disastrosa, non sarebbe vero, ma non posso nemmeno dire che si trovava al massimo della forma. In una scala a da uno a dieci, dove dieci rappresenta il massimo gli avrei dato sette.” Gli elogi di Arenas si sono fermati a Grover (preparato atletico assunto a proprie spese) perché sui Wizards ha pronunciato parole “dure” e di rimprovero per non averlo seguito a dovere dopo il primo intervento chirurgico. “Se ha un ragazzo che ama il basket, mangia, dorme, beve e pensa solo al basket, perché è l’unica cosa che conosce, e si fa male, ma rappresenta il tuo uomo franchigia allora devi aiutarlo per permettergli di tornare in azione nel migliore dei modi.” esordisce Gilbert sulla dirigenza di Washington e poi prosegue: “Voglio dire: se io annuncio di sentirmi bene e di voler tornare dopo quattro mesi, quando i dottori avevano detto che ne erano necessari come minimo sei, loro avrebbero dovuto fermarmi e sottopormi ad accertamenti più approfonditi. Invece loro hanno detto: ‘Ok, vuole tornare? Lasciamolo fare e cerchiamo di vendere più biglietti al pubblico.’ In certe situazioni devi aiutare i tuoi giocatori a proteggersi da loro stessi. Però non voglio giudicarli per questo, sono cose che accadono. Ora sono pronto a tornare e non vedo l’ora di scendere in campo.” Restiamo in attesa di un’eventuale replica da parte dei Wizards.