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15/09/2009

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Golden State Warriors

Multa da 25.000 dollari per Stephen Jackson

Warriors
15/09/2009 - Stephen Jackson ad inizio mese, come avevamo riportato, mentre si trovava a New York per una promozione pubblicitaria richiese pubblicamente di essere ceduto perché considerava i Warriors (team con il quale appena un anno fa firmò un’estensione da tre stagioni a 28 milioni di dollari) una squadra “inferiore” rispetto alle “super potenza” della Lega come Cleveland, Dallas, Houston e San Antonio. Il Texas, aveva pure indicato, sarebbe stato un orizzonte “gradito” in caso di trade. La dirigenza di Golden State, nemmeno 24 ore dopo le pesanti affermazioni, replicava prima con il General Manager e poi con il Coach facendo sapere a Jackson che era parte integrante del progetto targato Golden State quindi, piuttosto che lamentarsi, di prepararsi per l’imminente inizio del training camp (primi di ottobre) perché le possibilità di una trade erano pari allo 0%. Oggi, proprio quando la “bufera” scatenata da Jackson sembrava essere passata, l’ufficio centrale della Nba ha reso noto che Stephen dovrà pagare una multa di 25.000 dollari a causa delle affermazioni. Da regolamento, infatti, nessun giocatore può affermare esplicitamente ai mass-media di voler essere ceduto perché crea un “danno di immagine” nei confronti della Nba. Nella breve nota con cui l’ufficio centrale della Lega ha reso nota la sanzione è stato citato pure il caso di Artest che nel 2005/06 venne multato proprio in quanto colpevole di aver richiesto di andarsene da Indianapolis.