12/09/2009 - Venerdì sera è scaduto il termine ultimo entro il quale i Bucks avevano l’opportunità di pareggiare l’offerta firmata dal proprio free-agent con restrizioni Ramon Session con la dirigenza dei Wolves. Per tutta l’estate Session era stato nel mirino di New York, ma i Knicks (decisi a risparmiare ogni singolo centesimo per la prossima off-season) non gli hanno mai proposto un’offerta davvero vantaggiosa e così il giovane play dei Bucks si è accordato con il team di Minnesota per un contratto pari a 16 milioni di dollari spalmati in 4 anni. Essendo un free-agent con restrizioni il management di Milwaukee poteva pareggiare l’offerta (ovvero dargli lo stesso tipo di ingaggio) per trattenerlo nel Wisconsin. Tuttavia i Bucks nel ruolo di playmaker/guardie sono già più che coperti e quindi hanno deciso di rinunciare a Session: “Non pareggeremmo l’offerta di Ramon Session.” rende noto il General Manager John Hammond in una nota pubblicata su nba.com. “Come sempre il nostro obiettivo è migliorare il nostro roster con mosse davvero utili alle squadra. In questo caso non possiamo fare altro che augurare a Ramon il migliore futuro possibile.” Minnesota ha deciso di dargli un contratto dopo che Chris Kahn è rientrato dall’ultimo viaggio in Spagna dove ha fatto da supervisore al passaggio di Ricky Rubio (i cui diritti sono dei Wolves) dal FK Juventut al Barcellona. Rimasti senza un playmaker (Telfair nel corso dell’estate è passato ai Clips) e senza Rubio (arriverà fra due anni) i “Lupi” hanno deciso di puntare su Session come playmaker dell’epoca post-Kevin McHale (licenziato a Giugno dopo oltre 15 anni nella franchigia dei Wolves).