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07/09/2009

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Boston Celtics


New York Knicks

Marbury (forse) appende le scarpe al chiodo

Celtics

Knicks
07/09/2009 - Con alle spalle una carriera fatta di 13 anni di esperienza e dei numeri pari a 19.3 punti, 7.6 assists, 3 rimbalzi, il 43.3% dal campo ed il 32.5% da oltre l’arco Stephon Marbury sembra aver deciso di imboccare la via del tramonto. Di solito l’ingresso di Mike D’Antoni in una squadra aumenta il valore dei giocatori presenti nel roster, ma Marbury (forse) è stata proprio l’eccezione che conferma la regola. Subito messo fuori squadra, in realtà lo aveva già allontanato isaiah Thomas nel 2007/08, è rimasto in stand by dal training camp 2008 sino allo scorso Marzo quando finalmente dirigenza e giocatore raggiunsero un accordo per annullare gli oltre 20 milioni di dollari previsti dal contratto (siglato ai tempi di Thomas). Da free-agent Stephon decise di tornare alla corte di Kevin Garnett (i due ad inizio carriera, metà anni 90 circa, erano il motore dei Wolves sino a quando proprio Stephon domandò la cessione perché non voleva fare da “secondo violino” a nessuno). L’esperienza con i Celtics, campioni nba in carica, però non ha dato i frutti sperati e con appena 3.8 punti, 3.3 assists e 1.2 rimbalzi Starbury, com’era chiamato ai tempi d’oro di Coney Island, ha fatto il proprio ingresso nel mondo dei free-agent lo scorso 30/06. Poche squadre, per non dire nessuna, lo hanno contattato ma neanche una gli ha proposto un’offerta abbastanza allettante per le sue prospettive. Boston, ad esempio, era disposta a dargli un anno al minimo salariale salvo vedere l’offerta venire rifiutata perché, stando a quanto affermavano gole profonde, Marbury chiedeva almeno due anni garantiti. Oggi, dopo quasi due mesi di silenzio assoluto, il suo nome torna a fare notizia perché come anticipato ad inizio news sembra deciso ad appendere le scarpe al chiodo. Ad annunciarlo è lui stesso con l’account fatto su twitter: “Il basket è solo un gioco. E’ sempre stato il mio pensiero e continuerò a dirlo. A conti fatti 14 anni e 250 milioni di dollari. Grazio Gesù per la benedizione che mi hai dato. Grazie NBA.” Al momento la stampa non è riuscita a raggiungerlo per ulteriori spiegazioni.