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04/09/2009

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Milwaukee Bucks


New York Knicks


Minnesota Timberwolves

Ennesimo rifiuto a NY: Session firma con i Wolves

Bucks

Knicks

Wolves
04/09/2009 - Il nome di Ramon Session, free-agent con restrizioni dei Bucks, durante il corso dell’estate è stato accostato sempre e solo ad una squadra: gli Knicks. Mike D’Antoni, infatti, era straconvinto di farne un nuovo “Nash” ovvero sfruttare la sua capacità di assists-man per utilizzarlo come fulcro dei Knicks nell’attesa di LeBron James (sempre ammesso che quest’ultimo arrivi nella Grande Mela). Proprio nell’ottica estate 2010, però, i Bianco-Arancio non hanno mai fatto un’offerta davvero conveniente a Session, anzi l’unica di cui si era parlato sui giornali prevedeva 4 milioni di dollari a stagione per 3 anni e faceva registrare un decremento nell’incasso previsto per il 2010/11 (detto in altre parole dopo la stagione alle porte avrebbe visto il suo stipendio scendere per permettere ai Knicks di fare la voce grossa sul mercato 2010). Il gioco a ribasso di Walsh e soci, però, non ha dato i frutti sperati ed ecco quindi arrivare l’ennesimo rifiuto che si accoda a quelli di Grant Hill, Jason Kidd e Jason Williams. Infatti Session, che aveva tempo sino a fine ottobre per accettare l’offerta di 1.2 milioni dei Bucks e quindi diventare free-agent senza restrizioni il prossimo anno, oggi ha reso noto quanto nessuno si aspettava ovvero la sua firma con i Timberwolves. Con Rubio fuori dai giochi per le prossime due stagioni (dovrà restare al Barcellona) Minnesota, mantenendo il più assoluto riserbo, ha iniziato le trattative con Session e la loro proposta da 4 anni a 16 milioni di dollari (senza decremento di stipendio dopo un anno) ha convinto Ramon ad unirsi al team della Twin City. Session, partito Telfair (ceduto ai Clips) e senza Rubio, sarà il playmaker titolare dei Lupi sempre ammesso che Milwaukee non pareggi l’offerta. I Bucks hanno sette giorni per decidere se trattenerlo anche se secondo gli esperti difficilmente sarà trattenuto (se rimanesse i Bucks dovrebbero pagare la luxury-tax). Da parte dei team con sede nella capitale del Wisconsin, al momento, non arriva nessun commento restiamo quindi in attesa di una decisione ufficiale.