02/09/2009 - Arrivato a 38 anni, con alle spalle tre anelli Nba (2003-2005-2007) e la fama di essere uno dei migliori difensori della Lega sugli esterni, Bruce Bowen ha deciso di ritirarsi. Ad annunciarlo è il diretto interessato che lo fa sapere convocando una conferenza stampa a San Antonio nel salone di bellezza di cui e socio ( e che gestisce sua moglie). Nelle sue otto stagioni agli Spurs, come anticipato qualche riga sopra, è stato una pedina fondamentale per il raggiungimento dei tre anelli nell’era Duncan-Parker-Ginobili. Oltre alla fama sono arrivate le critiche come l’accusa di essere un giocatore sporco ovvero uno che prova a fare dei falli anti-sportivi senza essere visto dall’arbitro. Mai punito direttamente dalla Lega per queste azioni il suo rapporto con la franchigia Nero-Argento è proseguito fino allo scorso giugno quando coach Popovich, dopo una stagione in cui l’utilizzo di Bowen e’ andato pian piano diminuendo, ha deciso di cederlo ai Bucks per ringiovanire e rinforzare il team con l’acquisto di Richard Jefferson. Milwaukee ha provato a scambiarlo, ma non trovando nessuna formazione interessata al suo acquisto l’ha tagliato entro Agosto perché una clausola nel suo contratto prevedeva che in caso di rilascio, appunto entro Agosto 2009, la squadra avrebbe dovuto mettere a bilancio solo il 50% dello stipendio (2 milioni al posto di 4). In molti erano pronti a scommettere sul ritorno a San Antonio (di sicuro non sarebbe stata la prima volta che gli Spurs acquistavano un giocatore da loro ceduto e poi tagliato) o su un eventuale passaggio in uno dei team decisi ad imporsi nel prossimo campionato (Orlando, Boston, Cleveland), ma l’ex-giocatore degli Heat (dove nel 1993 debuttò sotto Pat Riley) ha optato per appendere definitivamente le scarpe al chiodo. La sua carriera si chiude con 873 partite di stagione regolare giocata ed il 39.3% da oltre l’arco di media. Durante il corso della prossima stagione molto probabilmente la sua maglia numero 12 sarà ritirata dalla dirigenza dei Nero-Argento.