27/05/2009 - Al termine delle quarta partita fra Nuggets e Lakers, avvenuta a Denver un paio di giorni fa con la vittoria del team del Colorado, Phil Jackson (coach dei Giallo-Viola) ha espresso tutto il suo disappunto verso gli arbitri incolpandoli di aver favorito i Nuggets dandogli 49 tiri liberi e di non aver visto lo sgambetto di Danthay Jones su Kobe Bryant. Le parole di coach Zen non sono piaciute alla Lega che è immediatamente intervenuta infliggendo una multa di 25.000 dollari a Jackson e una dello stesso valore all’organizzazione di Los Angeles. Ieri sera prima di scendere in campo per gara 5 allo Staples Center, vittoria dei Giallo-Viola ora avanti 3-2 nella serie, il nove volte campione Nba è voluto tornare sull’argomento affermando: “Non sono d’accordo con la multa. E’ vero ho espresso il mio disappunto ma l’ho fatto nel modo più diplomatico possibile. Tuttavia è la lega che comanda e se decidono di punirti non puoi appellarti in nessun modo.” Per quanto riguarda lo sgambetto di Jones, però, l’appello dei Lakers è stato accolto dagli uffici centrali della Nba che hanno rivisto l’episodio assegnando a un falli anti sportivo di gravità uno ai danni di Jones. Coach George Karl, allenatore dei Nuggets, commenta così l’accaduto: “Fa sorridere come in sei settimane ci siamo trasformati da team modello alla squadra dei nuovi Bad Boys della Nba. Ad esempio a febbraio nessuno ci avrebbe mai etichettato in questo modo. Non vogliamo fare paura a nessuno, ma siamo semplicemente aggressivi perché vogliamo vincere. Non condivido l’idea di Jackson ovvero di essere a capo di una squadra anti-sportiva.”