21/04/2009 - Derrick Rose vince a mani basse il premio di Rookie of The Year come testimonia la votazione dove con 111 prime preferenze ha racimolato 574 punti distanziandosi di oltre 300 lunghezze dal secondo classificato O.J. Mayo e di oltre 400 punti da Brook Lopez (terzo). Il successo di Rose è sotto gli occhi di tutti: dopo una disastrosa stagione i Bulls sono riusciti a concludere con un record al 50% di vittorie/sconfitte e a qualificarsi per la post-season dove stanno lottando alla pari con i campioni Nba in carica (la serie è 1-1). Il contributo di Rose nella città del vento parla di 6.3 assists (miglior assists-man fra i rookie) e 16.8 punti (secondo sempre tra i primo anno). Derrick, ricordiamo nativo proprio di Chicago, è il terzo giocatore dei Bulls a ricevere il premio di “Rookie of The Year” dietro al leggendario Michael Jordan e Elton Brand. Da sottolineare pure il suo debutto nei playoffs dove con 36 punti e 11 assists ha eguagliato il record di Kareem Abdul-Jabbar come esordio più produttivo per numero di punti segnati da un rookie nella sua prima partita di post-season. Fra i primi a complimentarsi con lui c’è il coach dei Lakers, nove volte campione Nba, Phil Jackson: “Può concludere un’azione attaccando il canestro nonostante non sia una cosa facile per lui. Ha un corpo non troppo piccolo, ma nemmeno troppo grosso per competere con le guardie. La cosa più impressionante è la sua velocità. Un fattore non comune per un ragazzo della sua stazza.” Kobe Bryant fa eco a Jackson e afferma: “Si impegna su entrambi i lati del campo ed è molto piacevole da vedere. Tanti giovani si impegnano solo in fase offensiva trascurando la difesa. Non è il suo caso perché si applica al massimo anche nella propria metà campo.”