20/04/2009 - Tempo di tirare le somme in casa Bucks dove tutti sanno che con la presenza costante di Michael Redd e Andrew Bogut (entrambi pesantemente infortunati) la stagione dei Cerbiatti si sarebbe conclusa di sicuro in un altro modo rispetto all’ennesima esclusione dalla post-season. Tuttavia al centro del discorso del GM John Hammond, assunto un anno fa alla guida del team targato Milwaukee, ci sono i due rookie scelti allo scorso draft: Luc Richard Mbah a Moute e Joe Alexander chiamati rispettivamente con la scelta numero 37 del secondo giro e la numero 8 del primo. Sull’impegno e la determinazione del primo nessuno discute (si è rivelato un vero furto del draft) mentre qualche dubbio su Alexander, come lo stesso Hammond spiega al quotidiano Journal Sentila, è lecito averlo. “Apprezziamo molto quanto ha fatto Mbah a Mout per noi: la sua stagione è stata una sorpresa per tutti a partire da noi.” afferma Hammond prima di concentrasi su Alexander: “Joe invece deve migliorare. Per noi è stata una situazione non facile perché nel momento in cui lo abbiamo scelto sapevamo fosse un giocatore con parecchio talento, ma ancora grezzo. Si è impegnato ed ha lavorato duro, tuttavia in seguito ai molti infortuni ci aspettavamo qualcosa di più da lui. Avremmo voluto vederlo più attivo e determinate. Siamo diventati anche un po’ impazienti nei suoi confronti e tutta questa pressione ha avuto un effetto negativo. Il prossimo anno cercheremo di migliorare la situazione in modo da sfruttare al meglio le sue potenzialità di giocatore scelto al primo giro.”