14/04/2009 - “Capisco che si tratta di un business. Potenzialmente ho disputato la mia ultima partita dove ho avuto la possibilità di chiamare “casa” il campo di Milwaukee. Tuttavia mi auguro che non sia stato cosi e di poter trovare un accordo per il futuro.” in questo modo esordisce il prossimo free-agent con restrizioni Charlie Villanueva che con la guardia Ramon Session si prepara alla prima estate vissuta come protagonista. Infatti entrambi dal 30 giugno entreranno in questo nuovo status che permette loro di negoziare un nuovo ingaggio con la dirigenza dei Bucks oppure trasferirsi altrove. In quest’ultimo caso una volta siglato un nuovo accordo i Bucks, da regolamento, avranno sette giorni per decidere se trattenere i loro giocatori (pareggiando l’offerta della nuova squadra) oppure lasciarli andare. Il coach vorrebbe tenerli entrambi, ma il salary cap dei Bucks è gia’ occupato dai contratti di Michael Redd, Andrew Bogut e Richard Jefferson (in tutto costeranno a Milwaukee 41 milioni di dollari) perciò, considerato anche il momento non proprio roseo dell’economia a Stelle e Strisce, prima di impegnarsi a lungo termine la franchigia dei Cerbiatti valuterà bene il da farsi. “Ho fatto dei miglioramenti decenti dall’anno scorso. Sono felice di questo?” si domanda Villanueva nell’intervista con il quotidiano Journal Sentinel e poi si risponde: “Si sono felice, ma sono soddisfatto? No, non lo sono. Ho giocato in modo appena decente e potevo fare molto meglio. Sarà un buon punto di partenza da cui continuare a costruire, ma in futuro voglio essere un giocatore nettamente migliore. Adesso come adesso non conosco ancora quale sarà il mio futuro. Mi piacerebbe restare a Milwaukee, ma alla fine prenderò la decisione migliore per me e per la mia famiglia.” L’ex-Raptors (ricordiamo che Charlie venne scelto dai Raptors e dopo appena una stagione ceduto ai Bucks per T.J. Ford) ha solo una cosa certa in testa: “voglio assolutamente evitare una situazione come quella accaduto a Ben Gordon l’altranno. Questa è la mia priorità.”