01/04/2009 - Un anno fa circa Isiah Thomas perdeva la sua prima carica nella dirigenza dei Knicks con l’arrivo di Donnie Walsh assunto come presidente della franchigia con sede nella Grande Mela. A differenza del suo predecessore, Thomas nella disastrosa situazione in cui vertevano i Knicks trovava sempre un motivo per dirsi soddisfatto del suo lavoro, Walsh fa il primo bilancio e si dice molto distante dagli obiettivi e triste per la situazione in cui si trovano i Bianco-Arancio. “Non posso essere felice.” spiega Donnie al quotidiano New York Post “Ovviamente lo sono per alcune cose: per i giocatori, per l’impegno di tutti, per aver diminuito il monte stipendi e per aver creato spazio nel tetto salariale in vista dei prossimi mercati estivi. Tuttavia non posso dirmi completamente soddisfatto. Mi sento responsabile per lo scompiglio del roster. Quando una squadra effettua tanti scambi nel corso della stagione regolare, secondo me, significa che c’è qualcosa che non va. Mi spiace di aver gettato nello scompiglio giocatori e allenatori.” Parlando di allenatori, però, Walsh si dice entusiasta del lavoro fatto da D’Antoni: “Sono molto soddisfatto dal nostro coach. Penso sia uno dei più grandi coach mai visti nella NBA e quindi anche nella storia dei Knicks. Fin dal primo momento ha motivato i ragazzi a dare il massimo in ogni partita.”