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20/11/2008

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Minnesota Timberwolves

Giornata di interviste per l'owner dei Wolves

Wolves
20/11/2008 - Giornata di interviste per il proprietario dei Timberwoves Glen Taylor intervenuto prima a riguardo delle voci sul suo allenatore e poi sulla trade “7-1” che porto KG ai Celtics in cambio di sette giocatori (fra cui Al Jefferson). Il brutto avvio di stagione dei Wolves ha messo in discussione il ruolo di coach Randy Wittman sulla panchina. Taylor, come anticipato, oggi interviene in prima persona per difendere il proprio coach: “Se fossi preoccupato per le cose a breve termine e guardassi il lato economico delle mie societa’, allora dovrei licenziare buona parte dei miei collaboratori perche’ nell’ultimo mese non siamo andati molto bene. Gli alti e bassi sono normali e capitano in tutti i settori: dalla finanza allo sport. Bisogna avere pazienza. Randy, secondo me, e’ un allenatore molto preparato solo deve prendere confidenza con il gruppo e lo stesso vale per i nostri giocatori, sono tutti molti giovani e devono ancora prendere confidenza e amalgamarsi fra di loro. Seguo la squadra giorno per giorno e vedo un gruppo affiatato, impegnato e desideroso di vincere. In una situazione simile la cosa peggiore che potrei fare e mettergli pressione. Tutti vogliono vincere, questo e’ certo ma dobbiamo lasciare loro il tempo di crescere.
Il secondo argomento trattato da Taylor e’ la cessione di Kevin Garnett tornato “d’attualità” per via della visita di stanotte dei Campioni Nba in Carica a Minneapolis. L’owner dei Wolves, gia’ intervistato piu’ e’ piu’ volte sull’argomento, non cambia la propria opinione e afferma: “Continua ad essere convinto che sia stata la scelta migliore. Eravamo in una situazione di stallo e non c’era modo di uscirne. Se avessimo tenuto KG saremmo stati una squadra mediocre, troppo debole per puntare al titolo e troppo forte per ottenere delle chiamate di lotteria. Era giunta l’ora di fare un passo indietro, puntare sui giovani come Jefferson e ricostruire. Sono sicuro che negli anni questa scelta dara’ i suoi frutti.