16/11/2008 - Un paio di ore fa la Corte Federale degli Stati Uniti D’America ha accusato Mark Cuban del reato di “Insider Trading” ovvero di abuso di informazioni privilegiate. Il reato non ha nulla che vedere con i Dallas Mavericks, squadra acquistata da Cuban ad inizio millennio, ma riguarda un fatto accaduto quattro anni fa. Stando a quanto stabilito dalla Corte, quindi dopo analisi e scrupolose indagini, nel 2004 Cuban entro’ in possesso di alcune delle 600.000 azioni del gruppo Mamma.com Inc. Alle orecchie di Mark giunse la voce che tali azioni, nel giro di un paio di giorni, si sarebbero svalutate e quindi avrebbero raggiunto un prezzo molto piu’ basso rispetto a quanto lui le aveva pagate. Ottenuta tale informazione Cuban ordino’ ai suoi agenti di vendere tutte le azioni. La “soffiata” risulto’ esatta e in questo modo Mark salvo’ una somma quantificabile in 750.000 dollari. In Italia, come in molti altri paesi del mondo, l’utilizzo di informazioni privilegiate nella compra-vendita delle azioni e’ un argomento trattato e disciplinato dal Testo Unica della Finanza. Negli Stati Uniti, invece, non esiste una normativa federale in merito e chi viene sorpreso ad utilizzare tali informazioni deve “semplicemente” pagare un multa pari alla quantita’ di denaro risparmiato con la “soffiata”.