22/02/2017 - Davvero incredibile quello che c'è dietro la trade che ha portato Demarcus Cousins lontano da Sacramento. Secondo quanto affermato, infatti, da Vlade Divac la franchigia nei giorni precedenti avrebbe ricevuto offerte migliori per la cessione del giocatore, offerte però rispedite al mittente per poi accettarne una più sfavorevole:

"Due giorni fa avevo ricevuto un’offerta migliore di quella poi accettata. Quell’offerta, non posso andare nel dettaglio, non era più sul tavolo: quella squadra si è impaurita, ci ha ripensato. Abbiamo valutato che quello che ci offrivano i Pelicans era il massimo che potevamo ottenere, guardando avanti. E questo era il momento migliore per cedere Cousins, in estate avremmo ricevuto ancora meno" - afferma Vlade Divac alla stampa, aggiungendo - "Volevamo cambiare la cultura di franchigia. Quella di squadra, vogliamo una cultura vincente. Non vogliamo limitarci ad acciuffare i playoff, vogliamo avere ambizioni maggiori, in prospettiva Cousins ha fatto grandi cose qui, gli auguro il meglio a New Orleans, ma non era più l’uomo giusto per quello che vogliamo diventare. Barnes tagliato? Sì, una cosa che abbiamo dovuto fare, per avere una diversa cultura di franchigia in futuro"

Dichiarazioni che hanno fatto davvero scalpore e che di certo non hanno reso felici i tifosi dei Kings, aggiungendo inoltre ulteriori dubbi a quelli già esistenti sulla affidabilità del progetto e sul livello di competenza della dirigenza dei Kings.