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Miami Heat
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Pat Riley: "Finita la carriera di Bosh come giocatore degli Heat"

Heat
27/09/2016 - Nel media day dei Miami Heat non potevano mancare domande su di Chris Bosh la cui carriera, dopo essere sembrata ad un passo dal ritorno, pare essere giunta al capolinea.

Ad annunciare la scioccante notizia è Pat Riley in persona. “Per quanto ci riguarda non c'è nessun passo successivo.” Risponde il presidente degli Heat a chi gli domanda quando sarà il prossimo esame per Bosh. “La sua carriera a Miami è probabilmente conclusa. Per noi questa posizione è pressoché definitiva.

A mettere in guardia lo staff medico degli Heat sono stati gli ultimi esami medici a cui si è sottoposto Chris e che avrebbero dovuto dimostrare la completa guarigione dai problemi di coagulazione sanguina manifestatisi nel 2015 e poi ripetutisi un anno dopo (Febbraio 2016). Per ragioni di privacy legate al contrattato collettivo di lavoro della NBA Miami non è mai scesa nelle motivazioni, ma Bosh (nonostante gli sforzi compiuti durante l'estate) ha fallito tali test.

Alla domanda su quando la carriera di Bosh sarà ufficialmente terminata, Riley risponde: “A questo punto dipende da lui. Io vi posso dire che a Bosh non sarà permesso di partecipare agli allenamenti del training camp e tanto meno alla pre-season poiché ha fallito i test fisici. ”.

Subito dopo aver ricevuto la notizia dell'esito negativo dei test, Bosh, aveva commentato così l'episodio sui social media: “Nella vita ci sono alti e bassi. Questo è un momento basso ed io non mi fermerò di sicuro qui. Proseguirò il mio cammino e vi terrò informati su cosa accade”. Al momento, dopo le parole di Riley, Chris non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione.

Come anticipato in apertura di news I problemi dell'ex-Raptors, 32 anni, iniziarono nel Febbraio 2015 quando un grumo di sangue, formatosi in seguito ad una contusione al polpaccio, si spostò sino ai polmoni costringendo Bosh a finire in anticipo la propria stagione. Dodici mesi più tardi, quando sembrava completamente recuperato (19.1 punti di media a partita), un secondo grumo venne rilevato di nuovo nei polmoni ed ancora una volta il suo campionato terminò con tre mesi e mezzo d'anticipo.

Trattandosi di un infortunio con potenziali conseguenze irreversibili gli Heat trattano il caso con la massima serietà e senza la certezza al 100% non gli concederanno mai il nulla osta.

Tutti conosco cosa voglia dire il contributo di CB per me, per la squadra e per la sua famiglia. Afferma coach Spoelstra. “Gli voglio profondamente bene. E' stato duro vedere CB e la sua famiglia negli ultimi due anni. Una parte del mio cuore se ne va con lui.