Pat Riley: "Finita la carriera di Bosh come giocatore degli Heat"
Heat
Ad annunciare la scioccante notizia è Pat Riley in persona. “Per quanto ci riguarda non c'è nessun passo successivo.” Risponde il presidente degli Heat a chi gli domanda quando sarà il prossimo esame per Bosh. “La sua carriera a Miami è probabilmente conclusa. Per noi questa posizione è pressoché definitiva.”
A mettere in guardia lo staff medico degli Heat sono stati gli ultimi esami medici a cui si è sottoposto Chris e che avrebbero dovuto dimostrare la completa guarigione dai problemi di coagulazione sanguina manifestatisi nel 2015 e poi ripetutisi un anno dopo (Febbraio 2016). Per ragioni di privacy legate al contrattato collettivo di lavoro della NBA Miami non è mai scesa nelle motivazioni, ma Bosh (nonostante gli sforzi compiuti durante l'estate) ha fallito tali test.
Alla domanda su quando la carriera di Bosh sarà ufficialmente terminata, Riley risponde: “A questo punto dipende da lui. Io vi posso dire che a Bosh non sarà permesso di partecipare agli allenamenti del training camp e tanto meno alla pre-season poiché ha fallito i test fisici. ”.
Subito dopo aver ricevuto la notizia dell'esito negativo dei test, Bosh, aveva commentato così l'episodio sui social media: “Nella vita ci sono alti e bassi. Questo è un momento basso ed io non mi fermerò di sicuro qui. Proseguirò il mio cammino e vi terrò informati su cosa accade”. Al momento, dopo le parole di Riley, Chris non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione.
Come anticipato in apertura di news I problemi dell'ex-Raptors, 32 anni, iniziarono nel Febbraio 2015 quando un grumo di sangue, formatosi in seguito ad una contusione al polpaccio, si spostò sino ai polmoni costringendo Bosh a finire in anticipo la propria stagione. Dodici mesi più tardi, quando sembrava completamente recuperato (19.1 punti di media a partita), un secondo grumo venne rilevato di nuovo nei polmoni ed ancora una volta il suo campionato terminò con tre mesi e mezzo d'anticipo.
Trattandosi di un infortunio con potenziali conseguenze irreversibili gli Heat trattano il caso con la massima serietà e senza la certezza al 100% non gli concederanno mai il nulla osta.
“Tutti conosco cosa voglia dire il contributo di CB per me, per la squadra e per la sua famiglia. Afferma coach Spoelstra. “Gli voglio profondamente bene. E' stato duro vedere CB e la sua famiglia negli ultimi due anni. Una parte del mio cuore se ne va con lui.”