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24/09/2016

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Miami Heat
Miami Heat

Heat: Bosh non supera i test fisici, ritorna lo spettro "fine carriera"

Heat
24/09/2016 - Chris Bosh, come anticipato nei giorni scorsi, si è sottoposto agli esami necessari ad ottenere il via libera per il proprio ritorno in campo come giocatore degli Heat. Sfortunatamente, al contrario di quanto l'ex-Raptors aveva predetto, lo staff medico dei Rosso-Neri non gli ha concesso il nulla osta per il training camp.

I Miami Heat e Chris Bosh hanno lavorato insieme ad un team di dottori e professionisti per parecchi mesi con l'unico scopo di permettere a Chris il rientro in azione il prima possibile.” Afferma un rappresentate degli Heat in una breve nota diramata alle porte del week-end e prosegue: “Chris ha effettuato i testi fisici pre-stagionali. In base agli esiti ottenuti I Miami Heat annunciano con rammarico di non avere la possibilità di farlo ritornare all'intero della squadra..

Gli Heat non divulgano alcuna spiegazione in merito al fallimento dei test da parte di Bosh, ma piuttosto citano una clausola presente nel contratto collettivo di lavoro stando alla quale ai team viene proibito di pubblicare informazioni riguardanti infortuni che possono mettere fine alla carriera di un giocatore.

Non viene espresso nessun parare nemmeno se le condizioni di Bosh siano migliorate rispetto a sei mesi fa quando lui avrebbe voluto rientrare in vista dei playoffs, ma Miami gli negò il ritorno perchè non soddisfatta dall'esito delle analisi.

Pat Riley (presidente) e Micky Airson (proprietario) avevano entrambi già espresso il proprio desiderio di avere Bosh come parte attiva del training camp che prenderà il via lunedì prossimo a Miami con il classico “media day” (giornata dedicata all'incontro dei giocatori con la stampa) e poi si sposterà alle Bahamas per l'inizio vero e proprio degli allenamenti.

Al momento né Bosh, né i suoi rappresentati legali e tanto meno la squadra ha voluto confermare la presenza di Chris al media day e/o al training camp.

Bosh lo scorso Febbraio fu costretto a fermarsi a causa di un problema legato alla coagulazione di sangue nei polmoni. Un “grumo” di sangue, infatti, gli era stato diagnosticato nell'apparato respiratorio e la causa, secondo i medici, sarebbe stata una contusione al polpaccio.

Dodici mesi prima, Febbraio 2015, Bosh era già stato soggetto allo stesso tipo di infortunio che, se non completamente superato, può avere conseguenze irreversibili. Proprio per questo motivo gli Heat, vogliono essere sicuri al 100% prima di concedergli il nulla osta al rientro in campo.

Concludiamo ricordando che Chris vanta ancora due anni di ingaggio con Miami, ma il team potrebbe invocare la clausola per tagliarlo in quanto impossibilitato dal proseguire la propria carriera (in questo caso il suo stipendio non sarebbe conteggiato nella parte utile al pagamento della luxury tax). Attendiamo svolgimenti.