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J.R. Smith ancora in attesa di rinnovo ad un passo dal training camp

Cavs
17/09/2016 - A poco meno di una settimana dall'inizio del training camp facoltativo indetto dagli atleti dei Cavaliers, a Los Angeles, il giocatore più atteso di tutti non può che essere J.R. Smith.

Lo scorso giugno, fresco di titolo (ma aveva già annunciato le proprie intenzioni a stagione in corso), J.R. ha annullato l'ultimo anno di contratto garantito (5.3 milioni di dollari) per esplorare il mercato dei free-agent. Smith, autore di 12.4 punti, 2.8 rimbalzi, 1.7 assits, 1.1 assits e soprattutto uno dei principali artefici nella corsa all'anello di campioni, è stato contattato da diverse squadre nel corso dell'estate salvo rifiutare ogni proposta in attesa di rinnovare con Cleveland.

Al momento i Cavs non sono ancora stati in grado di raggiungere un punto d'intesa.

Intervistato su tale situazione di stallo l'ex-giocatore dei Knicks risponde cosi a chi gli domanda se attendere Cleveland sia stata la scelta migliore. “Si e no. Dipende dal punto di vista con cui guardi la decisione. Economicamente parlando, avrei potuto andare da qualsiasi altra parte. Invece se valuto altro aspetti, ci sono pochi team che avrei seriamente considerato. Ci sono giocatori con cui mi piacerebbe giocare ed altri con cui ho già giocato e vorrei continuare a farlo. Poi quando valuti di cambiare città devi considerare tutto: il sistema scolastico, l'adattamento dei bambini e la vita di famiglia. Tutto entra in gioco. Prima potevo dire: 'ok non m'interessa dove vado'. Ma adesso che ho ho dei bambini ed una famiglia dico:' ok, quale è la situazione migliore?'.

Nel corso dell'estate atleti di medio livello (ad esempio: Eric Gordon, Jamal Crawford, Courtney Lee) hanno approfittato “dell'abbondanza” del salary cap versione 2016 per siglare ingaggi da oltre 10 milioni di dollari annuali, mentre Smith ha scelto di attendere la proposta dei Cavaliers che attualmente, con 12 giocatori sotto contratto, sforano già nella luxuy tax.

Dodici mesi a fa a trovarsi in una situazione analoga (senza contratto e alla ricerca del massimo salariale) c'era Tristan Thompson che, fra l'altro rappresentato dallo stesso agente di Smith e James, saltò buona parte del training camp arrivando ad un passo dall'iniziare la stagione senza ingaggio. All'ultimo minuto, fine ottobre, i Cavaliers cedettero al braccio di ferro e lo misero sotto contratto.

Sicuramente non ci troviamo in una situazione in cui avremmo voluto essere, questo è sicuro.” Risponde Smith a chi gli domanda se seguirà l'esempio del sopracitato Thompson. “Ma non si tratta solo di numeri, c'è di più. Io non voglio sentirmi come uno sfruttatore dei Cavaliers soprattutto dopo tutto quello che hanno fatto per me, e non voglio che a Cleveland mi vedano come tale. E' più una cosa di rispetto reciproco. Spero presto si arrivi ad un accordo.

Concludiamo ricordando che le uniche squadre attualmente dotate di abbastanza spazio nel monte salari per concedere uno stipendio medio/importante a Smith sono Sixers, Nuggets, Nets, Suns e Jazz. Ovvero tutti team in fase di ricostruzione che non sembrano essere parti dei progetti di Smith. Attendiamo svolgimenti.