26/06/2016 - Senza ombra di dubbio il free-agent più ricercato della prossima off-season sarà Kevin Durant e tre team hanno già dichiarato di essere seriamente interessati ad ottenere i suoi servigi. Le franchigie in questione sono quelle di: Warriors, Spurs e gli stessi Thunder.

Da regolamento è previsto che le trattative con Durant possano ufficialmente iniziare solo dopo la mezza notte ed un minuto del primo di Luglio. Le tre sopracitate squadre, però, hanno già affermato di voler incontrare Kevin attraverso una “delegazione” di giocatori / dirigenti il cui scopo sarà quello di convincerlo ad unirsi a loro. Comunque, una volta aperta il mercato, la lista di team interessati al #35 dei Thunder sarà comunque destinata ad aumentare.

Il luogo dove averanno gli incontri non è stato ancora fissato (e resterà segreto sino all'ultimo minuto) tuttavia è gia noto che al fianco di Durant non ci sarà solo il suo agente, ma pure un gruppo di persone (famigliari, amici, consiglieri) che lui considera di ruolo primario nella sua vita e i quali potranno esprimere la propria opinione sull'offerta.

Per quanto riguarda gli Spurs, ad incontrare Kevin, saranno lo storico allenatore dei cinque volte campioni NBA Gregg Popovich, l'uomo franchigia Tim Duncan e probabilmente LaMarcus Aldridge o Tony Parker. Storicamente San Antonio è una franchigia capace di attirare free-agent importanti (vedi quanto accaduto dodici mesi fa con Aldrdige).

I Warriors, che appena un paio d'ore dopo la sconfitta dei Cavaliers in gara 7 si sono detti fortemente interessati a Durant, invieranno a persuadere Durant il due volte MVP Steph Curry, il collega Klay Thompson e coach Steve Kerr. Parlando di Golden State, però, i giocatori con un ruolo importante nella Baia è destinati ad essere free-agent sono parecchi: Harrison Barnes, Festus Ezeli, Andrew Bogut e Andre Iguodala. L'arrivo di Durant potrebbe significare il mancato rinnovo per qualcuno dei sopracitati nomi, ma Golden State si è già dichiarata “all-in” nella corsa a Durant.

Un'altra franchigia assolutamente determinata a metterlo sotto contratto sono (ovviamente) gli stessi Thunder. Tenendo in considerazione la situazione contrattuale di Russell Westbrook (free-agent il prossimo anno), per OKC l'opzione migliore potrebbe essere quella di proporre a Kevin un ingaggio biennale con la possibilità di annullare il secondo anno di contratto (2017/18) e ritornare sul mercato a giugno 2017 (insieme al sopracitato Westbrook).

In conclusione è doveroso ricordare pure i Washington Wizards ovvero il team della città natale di KD. Gli Stregoni lo scorso anno impostarono il mercato lasciando spazio nel monte salari proprio per arrivare a Kevin, ma stando ad una gola profonda la deludente stagione 2015/16 sembra già averli messi fuori dalle mete “papabili” per Durant prima dell'apertura del mercato. Stesso discorso altrettanto valido per gli Houston Rockets.