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09/02/2016

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New York Knicks
New York Knicks

New York: addio Derek Fisher, occhi puntati sul mercato

Knicks
09/02/2016 - Cinque sconfitte consecutive e nove partite perse delle ultime dieci disputate hanno portato i Knicks a licenziare il proprio head coach Derek Fisher.

New York, nella primavera 2014, chiamò l'undici volte campione NBA a ricostruire da zero gli Knicks con l'obiettivo di farli diventare una realtà vincente e la prima mossa di Coach Zen fu quella di lasciare a casa Mike Woodson (nonostante avesse un record tutto sommato discreto - 109-79) reo di non aver mai superato il primo turno di playoffs.

Jackson, dopo aver “corteggiato” Steve Kerr (il quale, però, optò per i Warriors), arrivò ad un accordo con uno dei suoi ex-giocatori: Derek Fisher. L'idea di Phil per New York era quella di costruire un team in grado di eseguire alla perfezione il famoso attacco triangolo (che gli ha fruttato i sopracitati 11 titoli), da qui la scelta di puntare su Derek Fisher con il quale aveva stretto un sincero rapporto di amicizia/lavoro ai Lakers. A Los Angeles, infatti, Fisher veniva considerato come l'estensione di Jackson sul rettangolo di gioco.

Dunque Derek esordì un anno fa passando direttamente dal campo alla panchina. Nell'estate 2014, dopo aver chiuso come giocatore dei Thunder, comunicò l'intenzione di ritirarsi in concomitanza con l'annuncio del presidente dei Knicks di aver assunto Fisher nelle vesti di nuovo capo allenatore.

Il 2014/15 di Fisher (e dei Knicks) si concluse nel peggiore dei modi ovvero con appena 17 vittorie (e 65 sconfitte). Quest'anno i Nero-Arancio, almeno sino ad un mese fa, sembravano essere ad un passo dal trovare il giusto equilibrio ed erano una delle più serie pretendenti ad un piazzamento nella parte bassa del tabellone playoffs. Le ultime settimane, però, sono state un vero e proprio disastro con gli Knicks in caduta libera ad un passo dal terzultimo posto nella Eastern Conference (New York 23-31; Milwaukee 20-32).

Jackson ha comunicato la notizia del licenziamento di Fisher dicendo di averla presa in comune accordo con il GM Steve Mills. Per la decisione finale, ovviamente, sono poi passati per il proprietario Dolan il quale si è allineato alla scelta del suo presidente e del general managaer. Derek resterà comunque nel libro paga dei Bianco-Arancio per i prossimi due anni dal momento che il suo contratto era pari a 17 milioni di dollari spalmati su quattro anni. A prendere il posto di Fisher sarà temporaneamente l'assistente più anziano ovvero Kurt Rambis.

Alcune delle responsabilità sono anche dei giocatori” Ha commentato Jackson. “E' molto più facile licenziare un coach che quindici giocatori, ma sfortunatamente non è sempre e solo il coach il responsabile del fallimento.” Con queste parole Jackson introduce anche il discorso dead-line: entro la chiusura del mercato New York cercherà di mettere a segno un “colpo importante”.

Non ci sono dubbi a riguardo, vogliamo migliorare la qualità di questa squadra. Abbiamo dei giocatori validi, la chimica di squadra è abbastanza buona. Il talento generale, però, può essere sempre migliorato ed è in questa direzione che stiamo guardando.” Ad essere sul mercato, stando alle parole di Jackson, sono praticamente tutti i giocatori tranne Carmelo Anthony e Kirstaps Porzingis. “Carmelo, come sanno tutti, ha una clausola no-trade nel suo ingaggio. E poi Kris ci piace parecchio. A tutti piace Kris. Non penso che ci siano dubbi sul fatto che io voglia tenerlo in squadra.”.

Ufficialmente Jackson non fa ipotesi, ma a più riprese nei mesi passati si era ipotizzato l'arrivo di un nuovo playmaker con i nomi di Jeff Teague (Hawks) e Brandon Jennings (Pistons) chiamati in causa. Attendiamo svolgimenti.