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Detroit Pistons
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Il Big Ben suona di nuovo a Detroit: ritirata la maglia di Wallace

Pistons
18/01/2016 - Durante il match fra Piston e Warriors, avvenuto nel week-end, Detroit ha deciso di omaggiare uno dei migliori difensori nella storia della NBA ritirando la divisa numero 3 di Ben Wallace.
La cerimonia, che ha avuto luogo durante l'intervallo, ha visto il #3 colorato di rosso, con contorni blu e su sfondo bianco salire al tetto del Palace accompagnato dai rintocchi della campana del Big Ben che, come i tifosi dei Pistons di inizio millennio sicuramente ricorderanno, veniva fatta suonare ad ogni stoppata di Wallace. Al fianco del quattro volte difensore dell'anno, oltre a tutta la famiglia, sono accorsi tanti suoi ex-compagni di squadra e anche l'allenatore dei Pistons dell'epoca ovvero Larry Brown. Big Ben è il primo giocatore del gruppo capace di laurearsi campione nel 2004 a vedere il proprio numero venire ritirato, ma a breve (entro la fine del campionato) a fargli compagnia ci sarà anche il #1 dell'MVP della Finale 2004 Chauncey Billups.
Tutti i presenti si sono subito accorti del cambio di “look” attuato da Wallace il quale è passato dai capelli in versione “Afro” (che gli avevano fruttato il soprannome di “Fear the Fro”) ad un taglio corto. “I Capelli afro crescono ancora. Grandi, voluminosi e molto, ma molto bianchi” Ha scherzato Ben prima di cambiare espressione (asciugarsi una lacrima dall'occhio sinistro) e passare a temi più seri: “Da dove provengo, tutti i problemi e le difficoltà a cui sono dovuto passare attraverso per arrivare sino a qui, non le cambierei per nulla al mondo. Mi hanno motivato a dare il massimo e non ho nessun rammarico.” La storia di Wallace iniziò a White Hall, dove ora è riconosciuto all'unanimità come il miglior difensore dell'Alabama, in compagnia del fratello di sette anni più anziano che fu il primo a consigliarli di dare tutto in difesa perchè le sue qualità offensive erano troppo scarse. “Me lo diceva sempre: “Devi dare il massimo su ogni palla vagante, su ogni rimbalzo e cercare di rubare o stoppare ogni pallone perchè non puoi ignorare nessuna palla che passi vicino a te.””. Ben ascoltò alla lettera i consigli e li mise in pratica anche dopo il draft 1996 quando non venne scelto da nessun team quindi ottene un contratto non garantito dai Washington Bullets. Quattro anni più tardi era ai margini della rotazione con i Magic, ma Joe Dumars (Gm dei Pistons) lo volle comunque come parte della contropartita di giocatori arrivati a Detroit in cambio di Grant Hill. Questo fu il punto di svolta della sua carriera.
All'interno di un team che credeva in lui e gli concedeva parecchi minuti, Wallace, in quattro anni (dal 2002 al 2006) vinse per quattro volte il premio di difensore dell'anno eguagliando così Dikembe Mutombo (unico altro giocatore ad aver ricevuto quattro di questi premi in carriera). Nel 2004, come anticipato, fu uno dei principali architetti dietro al titolo vinto dalla MoTown che per quattro stagioni consecutive arrivarono come minimo alle Finali di Conference (nel 2005 furono sconfitti in sette partite di finali dagli Spurs). Nell'estate 2006 si trasferì ai Bulls, due anni più tardi venne ceduto ai Cavs quindi nel 2009 tornò a Detroit. Dolori alla schiena, e l'inesorabile passare del tempo, lo portarono sulla strada del ritiro al termine del 2011/12.
Concludiamo con le parole di coach Larry Brown: “Mi sarebbe piaciuto ci fosse stato anche Joe Dumars con noi, perchè fu lui a riconoscere le qualità di Ben. Io ho girato tutto il paese alla ricerca di un giocatore come te. Ma tu, con le tue qualità cosi come sono, sei stato il primo a venire fuori e ad affermarti. Non ci sarà mai nessun altro come te.