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11/01/2016

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Brooklyn Nets
Brooklyn Nets

Tutti i “colpi” (mancati) di Billy King

Nets
11/01/2016 - Il “terremoto” a livello dirigenziale che ha colpito i Nets, come potete leggere nell'altra news, è stato voluto dall'owner in persona secondo il quale la situazione degli ex-New Jersey era diventata insostenibile. Difficile dare torto a Prokhorov con un bilancio mensile fatto da quattro sconfitte consecutive e 9 delle ultime 10 partite giocate in casa tutte perse.
Oltre a Coach Hollins, la cui responsabilità si può considerare per certi versi limitata in quanto ha “ereditato” un team già costruito, a perdere il posto è stato il gm Billy King che sin dal suo arrivo, 2010, si trovava al centro di critiche per la “leggerezza” con cui rinnovava o scambiava future scelte al draft per giocatori di dubbia efficacia, ma dotati di contrattati “monumentali”.

La prima trade di King, datata agosto 2010, fu cedere Courtney Lee ai Rockets per arrivare, tramite uno scambio a quattro, a Troy Murphy (all'epoca dotato di un contratto dalle dimensioni esagerate) che disputò appena 18 partite. Prima della chiusura di mercato, Febbraio 2011, Billy optò per salutare Derrick Favors, Devin Harris e la chiamate al primo giro del draft 2011 e 2013 il tutto per arrivare a Deron Williams. Quest'ultimo, dopo un'apparizione al All-Star Game, nei successivi quattro anno fu ripetutamente soggetto ad infortuni, ma quando divenne free-agent King gli concesse un contratto a dir poco esagerato: oltre 100 milioni di dollari spalmati in cinque anni. Gli ultimi due avrebbero dovuto essere 2016 e 2017, salvo vedere i Nets tagliarlo l'estate scorsa.

Nel marzo 2012 King torno alla “carica” prelevando lo scontento Gerald Wallace dai Portalnd Trail Blazers in cambio della chiamata al primo giro 2012. Rinnovato in estate a 40 milioni di dollari, Wallace, nei successivi due anni viaggio a 9.1 punti di media e 5 rimbalzi senza mai lasciare il segno mentre a Portland, nello stesso arco di tempo, nasceva una nuova stella ovvero Damian Lillard (rookie dell'anno e futuro All-Star). Doveroso ricordare che Lillard arrivò nella Città delle Rose proprio grazie alla sesta chiamata del draft 2012 che originariamente avrebbe dovuto essere dei Nets.

Scontento per i mancati risultati King tentò di fare la voce grosse nell'estate 2012 andando a caccia di Dwight Howard il quale, però, optò per spostarsi a Los Angeles dunque al GM di Brooklyn non restò che rinnovare quello che era il proprio lungo ovvero Brook Lopez. Ancora una volta gli concesse uno sproposito (4 anni a 60 milioni di dollari) considerato che proveniva da una stagione con appena 5 partite giocate causa infortunio.
Non a caso poi Lopez, nelle successive tre stagioni, saltò un totale di 83 match, ma ancora una volta King (questa è “storia” recente, solo nel Agosto 2015) gli concesse di nuovo il massimo ovvero 3 anni a 63 milioni di dollari.

Tornando all'Agosto 2012, però, non bisogna dimenticare un'altra mossa che fece parecchio scalpore ovvero lo scambio di Anthony Morrow, Jordan Farmar, la scelta al primo giro del draft 2013 e quella al secondo del draft 2017 per arrivare a quello che tutti consideravano un contratto “inamovibile” per entità e qualità in declino del giocatore: Joe Johnson. Ben felici di dirgli addio (ancora 4 anni a 90 milioni di dollari) gli Hawks diedero il via alla ricostruzione del proprio team mentre Joe, in parabola discendente della sua carriera, non è mai riuscito ad imporsi come giocatore franchigia dei Nets.

L'ultimo “colpo” di King fu nell'estate 2013 quando, in seguito all'eliminazione dei Nets per mano dei Bulls (privi di Rose) al primo turno di playoffs, a staccarsi furono le scelte ai primi giri 2014, 2016 e 2018 e la possibilità di scambiare quella del 2017 tutte girate ai Celtics come contropartita di Pierce e Garnett. Entrambi, come accaduto con Joe Johnson, si trovavano nella parte finale della propria carriera e non a caso i Nets non riuscirono ad imporsi nel campionato 2013/14 vincendo appena 44 partite e venendo eliminati al secondo turno (dopo essere andati ad un soffio dall'uscire per mano dei Raptors al primo turno). Oggi nessuno dei due veste ancora la divisa dei Nets che risultano privi di scelte al draft per i prossimi tre anni.