Suns: prosegue la crisi e il futuro sembra non promettere nulla di buono
Suns
Inevitabilmente sprofondati negli abissi della Western Conference i Suns, appena qualche ora fa, hanno ricevuto l'ennesimo colpo basso questa volta da un'altra delle peggiori formazioni dell'attuale campionato ovvero i Los Angeles Lakers. La Città degli Angeli (priva di Bryant messo a riposo dallo staff medico) si è presentata alla palla a due con un record pari a 7-27, ma ha giocato un match come i tifosi dello Staples Center non vedevano da tempo. Nei primi 24 minuti hanno limitato i Suns ad un complessivo di 22 punti e nel secondo tempo sono stati capaci di condurre anche di 38 punti. Al suono della sirena finale il tabellone indicava 97-77, +20 Lakers.
“Siamo arrivati al nostro ground zero.” E' stata la prima reazione di un incredulo quanto deluso Markieff Morris subito dopo il match. “Non possiamo andare peggio, non possiamo toccare un punto più basso.”
Purtroppo le parole di Morris, che solo la settimana scorsa ha perso il supporto del leader dei Suns Eric Bledsoe (out per tutto il resto della stagione a causa della lacerazione del menisco), potrebbero non essere veritiere poichè le prossime settimane per Phoenix si preannunciano tutto tranne che semplici. Dei prossimi dieci match, infatti, ben otto partite saranno contro squadre dotate di un record oltre al 50% e questo potrebbe mettere fine a tutte le aspettative di Phoenix per quanto riguarda il campionato 2015/16.