Lakers "demoliti" dai Warriors: Kobe ammette le difficoltà dei Giallo-Viola
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La partita di Mr. 81, che alla vigilia del match aveva avvisato gli avversari di non festeggiare prima del tempo, è stata un disastro: 4 punti frutto di un inguardabile 1/14 dal campo. Intervistato nel post-partita, uno sfiduciato Kobe, ha fatto sapere che una sua migliore prestazione offensiva non avrebbe cambiato nulla: “Non sono preoccupato dalla mia prestazione. La mia percentuale sarà migliore di sicuro. Avrei potuto segnare 80 punti stanotte e non avrebbe fatto nessuna dannata differenza. Abbiamo problemi più grandi da risolvere. Potrei scendere in campo e mettere a segno ogni notte 35 punti a partita, e poi? Cosa cambierebbe? Il nostro record sarebbe 3-11? Allora? Dobbiamo trovare il modo di giocatore sistematicamente in modo efficiente e di restare in partita per tutto il match.”
Per Kobe ed i giovani Lakers si stratta della sconfitta numero 12 dell'attuale campionato dove i Giallo-Viola hanno più volte dimostrato di essere una squadra a corto di talento e che tende ad arrendersi prima del tempo. Proprio a causa della “desolazione” in fase offensiva Kobe, dei 14 tiri tentati, ha cercato di colpire per ben 7 volte da oltre l'arco. “In tutta onestà i tiri che ho preso sono tiri pieni di contattati che già a 27 anni ti sembrano difficili da prendere. A 37 sono difficilissimi. Devo fare un lavoro migliore per ottenere più aiuto dalla fase offensiva, per liberarmi di più e cercare qualche tiro più semplice.” Sul lungo andare, vista l'assenza di aiuto da parte dei compagni (demoralizzati dal ritmo insostenibili degli avversari), Kobe è passato al tiro da tre punti i cui risultati, come anticipato, sono stati a dir poco disastrosi.