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12/11/2015

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Oklahoma City Thunder

I Thunder dovranno fare a meno di Durant per i prossimi 7/10 giorni

Thunder
12/11/2015 - Kevin Durant salterà le prossime 7/10 partite a causa dello stiramento di un adduttore avvenuto nel match di martedì sera fra Washington Wizards e Oklahoma City Thunder (vittoria per i Thunder 125-101). Mentre stava andando dritto a canestro, Durant, è stato fermato con un fallo che lo ha fatto cadere al suolo dove si è immediatamente tenuto la gamba per via di un forte dolore. Kevin, rientrato in panchina nel secondo quarto e rimasto poi in infermeria per il resto del match, si è sottoposto a tutti gli accertamenti del caso che hanno evidenziato il sopracitato stiramento alla gamba sinistra.
Dopo il fallo sono caduto in modo strano e sono atterrato più duramente di quanto mi aspettavo, ho sentito come una spinta.” Sono state le parole di Durant rilasciate Mercoledì dopo l'esame della risonanza magnetica. Il posto di Kevin nel secondo tempo del match contro gli Stregoni è stato preso da Kyle Singler, ma nella prossima partita molto probabilmente toccherà a Dion Waiters il quale, come dichiarato da Coach Billy Donovan, martedì risultava assente per via di un virus intestinale.
Durant la scorsa stagione saltò 27 partite a causa della frattura riportata nel piede destro. “Quando mi sentirò pronto, appena mi sentirò pronto tornerò a giocare. E' stato un lunghissimo processo quello che mi ha permesso di tornare in azione e finire di nuovo in lista infortunati è davvero una sfortuna. Ma quando sarò pronto, state sicuri che tornerò in campo.” Afferma Kevin prima di concludere: “E' davvero una sfortuna, ma fa parte del gioco. Non posso fasciarmi la testa ad ogni incontro. L'unica cosa che devo fare è quella di lavorare sulla riabilitazione per tornare il prima possibile. Ho già vissuto una situazione simile. Questo è un infortunio breve. Non mi abbatterò e non mollerò. Non sono arrabbiato, fa parte del gioco.
Nei prossimi 10 giorni i Thunder cercheranno di fare a meno di lui nelle cinque partite previste dal calendario che, almeno sulla carta, non sembrano troppo difficili: 76ers, Celtics, Grizzlies, Pelicans e Knicks.