Drummond: estensione rimandata per dare più flessibilità al mercato dei Pistons
Pistons
La prossima off-season, come abbondantemente ripetuto nei mesi scorsi, il salary cap dei team aumenterà dando cosi la possibilità alle squadre di poter arrivare alla firma di anche due giocatori al massimo salariale. Uno dei requisiti per centrare questo obiettivo, però, è quello di restare sotto il cap dell'attuale campionato ed i Pistons, rimandando la firma di Drummond, centreranno tale obiettivo. Invocando la regola “Bird”, infatti, potranno dare a Andre il contratto da lui desiderato e allo stesso tempo potranno rinforzandosi con un altro free-agent di spicco. Se invece la MoTown lo avesse siglato da qui al prossimo 2 novembre, allora il monte salari sarebbe gonfiato togliendo a Detroit la possibilità di spendere circa 30 milioni di dollari nell'off-season 2016.
Il regolamento NBA, ovviamente, non permette accordi in anticipo o intenzioni firmate sottobanco quindi Drummond la prossima estate entrerà a far parte dei free-agent senza restrizioni e se il suo desiderio sarà quello di andarsene allora potrà farlo senza alcun vincolo nei confronti dei Rosso-Blu. Tale eventualità, però, non spaventa minimamente Van Gundy che sulla decisione di puntare tutto sulla prossima off-season commenta: “Andre vuole restare qui a lungo termine. Ma allo stesso tempo voleva darci la giusta flessibilità per permetterci di portare nuovi giocatori all'interno della squadra. Tutti i giocatori dicono che vincere è l'unica cosa che gli importa. Con questa scelta Drummond lo ha dimostrato con una mossa concreta.”
Dunque i Pistons sperano di ripetere quanto fatto da Kawhi Leonard con gli Spurs: alla fine del campionato 2013/14, nonostante fosse fresco di titolo da MVP, decise di rimandare il discorso rinnovo all'attuale off-season dando cosi la possibilità ai Nero-Argenti di portare in Texas uno dei free-agent più ambiti del 2015 ovvero LaMarcus Aldrdige.