29/09/2015 - Uno dei giocatori più attesi al “media day” dei Lakers, avvenuto ieri, non poteva che essere Kobe Bryant chiamato a rispondere alle ultime affermazioni dell'ex-coach, ora presidente dei Knicks, Phil Jackson.
Il Black Mamba sta entrando nell'ultimo anno dell'estensione da 48.5 milioni di dollari siglata due anni fa e mai prima d'ora si era presentato ad un training camp con contratto in scadenza e senza rinnovo. Tale situazione, unita all'età anagrafica (37 anni) e agli infortuni, nel corso dell'estate ha fatto ipotizzare che il 2014/15 sia l'ultimo anno da pro di Kobe. Solo un paio di giorni fa, però, Jackson ha fatto scalpore con la seguente dichiarazione: “Non penso sia l'ultimo campionato di Kobe, piuttosto potrebbe essere la sua ultima annata come giocatore dei Lakers.”.
“Tanti giocatori cambiano una o più squadre per cercare di vincere il titolo.” Esordisce Mr. 81 ai microfoni della stampa e prosegue: “Io sono un Laker. E sono un Laker nel bene e nel male.” Phil Jackson si è occupato di allenare il secondo team più vincente nella storia della NBA per quasi un decennio ed era a capo del team in tutte le stagioni (2000, 2001, 2002, 2010, 2011) dei titoli vinti da Kobe. I due hanno inevitabilmente sviluppato un sincero rapporto di lavoro e stima ed è proprio per questo motivo che le sopracitate parole di Coach Zen sembravano indicare un possibile allontanamento di Kobe dalla Città degli Angeli. “Quante volte ve lo devo ripetere? Sono un Laker. Replica Bryant a chi insistete sulla possibilità di vederlo cambiare “bandiera”. “Come ve lo devo dire? Io sanguino Giallo e Viola.”.
L'esordio nel campionato 2014/15 sarà la stagione numero 20 in carriera per il Black Mamba (con oltre 55.000 minuti di gioco) che cercherà di buttarsi alle spalle gli infortuni delle ultime due annate (tendine d'achille e ginocchio). Coach Byron Scott ha già annunciato un minutaggio studiato di partita in partita, dopo aver consultato Kobe, per evitare affaticamenti e potenziali ricadute.