Tagli da parte di Bucks e Raptors
Bucks
Raptors
Proprio nell’ottica di evitare il pagamento di cifre esorbitanti Bucks e Raptors si sono mosse in questa direzione annunciando gli adii di Drew Gooden e Linas Kleiza.
Gooden, 31 anni, aveva ancora due stagioni dal valore complessivo pari a 13.36 milioni derivanti dall’ingaggio siglato nel 2010 con Milwaukee e dal valore complessivo di 32 milioni di dollari. Attualmente i Cerbiatti non sforano il salary cap, dunque non sono perseguibili di luxury tax, ma la dirigenza ha preferito tagliarlo nell’ottica dei futuri stipendi destinati a Brandon Jennings e O.J. Mayo. Drew chiude la sua esperienza in maglia Bucks con 107 partite disputate anche se nell’ultimo campionato, 2012/ 13, complice una svariata serie di infortuni, è riuscito a scendere sul terreno di gioco per appena 16 incontri terminando con i minimi storici in punti (3.3) e rimbalzi (1.9). Tuttavia, con alle spalle una media di 11.8 punti e 7.6 rimbalzi, ci sono buone possibilità che prosegua altrove la carriera NBA.
Invece oltreconfine Kleiza, siglato ai tempi della vecchia dirigenza ( nel 2010 si sperava potesse trovare la giusta intesa con Bargnani), appena 15 giorni fa aveva fatto scattare la clausola per rimanere un altro anno a Toronto per il valore di 4.6 milioni di dollari. Non è un segreto per nessuno, però, che i dinosauri sotto la guida del GM Masai Ujiri, subentrato a Colangelo, vogliano ricostruire il team da zero quindi hanno preferito direi addio e Kleiza e fare sparire il suo stipendio da quello utile per il conteggio della luxury tax. Pure Linas, come il sopracitato Gooden, lo scorso anno è stato parecchio limitato dagli infortuni (appena 20 match disputati) concludendo con 7.4 punti e 2.6 rimbalzi.