16/09/2012 - Il consiglio comunale di Seattle si è radunato ed ha deciso, convinto dal progetto di Hansen, di rivedere la propria posizione per quanto riguarda la presenza in città di una franchigia NBA e/o NHL. La notizia è stata immediatamente festeggiata da Chris Hansen che, portato in trionfo dai tifosi dei “defunti” Supersonics (diventati Thunder con il passaggio ad Oklahoma City), si è radunato in uno dei bar di Pioneer Square per celebrare l’evento. E’ bene ricordare, però, che il progetto ideato da Hansen potrà diventare realtà solo tra circa due settimane (si pensa il 24 settembre) quando i consigli della città e della King Country scenderanno nei dettagli dell’offerta e quindi esprimeranno un’altra votazione. Affinchè si possa avviare il piano l’idea di Hansen dovrà ottenere l’unanimità dei pareri positivi in entrambe le valutazioni. Questo punto, però, sembra non spaventare minimamente Hansen: “Si tratta di una grossa vittoria tanto per la Città che per i tifosi e per la Lega.” Sono le prime parole di Chris ai microfoni di uno dei principali quotidiani di Seattle, quindi prosegue: “Significa davvero molto per l’NBA. Penso l’ufficio centrale della Lega oggi abbia tenuto gli occhi puntati sulla votazione del consiglio e su cosa stiamo facendo. Probabilmente erano anche scettici sull’esito della votazioni e sulla possibilità di rivedere un giorno i Sonics in campo.” Già proprietario dello stadio dei Seahawks dela NFL e dei Mariners della MLB, Hansen, si è impegnato a sborsare 290 milioni dei 490 necessari per la costruzione di una nuova arena e altri 40 in infrastrutture di trasporto. Come già accaduto durante la scorsa settimana la notizia è rimbalzata su tutti i mass-media a Stelle e Strisce ed è stata subito accostata ai Kings i quali, come ormai è di dominio pubblico da quasi un anno, hanno interrotto ogni negoziato per la costruzione di una nuova arena con il consiglio comunale di Sacramento e sono alla ricerca di una sistemazione “migliore”. Se i Kings decidessero di passare a Seattle (lasciando nome e storia a Sacramento) per l’NBA sarebbe una mossa ideale in quanto la “geografia” delle division potrebbe restare immutata. Hansem, che già da domani inizierà la ricerca di una franchigia NBA interessata al suo progetto, non commenta direttamente la situazione dei Kings, ma afferma: “Non voglio creare nessuna falsa aspettativa. la possibilità che il prossimo anno ci sia una squadra a Seattle sarebbe uno scenario di sicuro ottimistico, ma comunque reale. In ogni caso non voglio che la gente inizi a pensare che dopo la votazione del consiglio arrivi per magia una franchigia disposta a giocare in questa città. Non funziona così. Non c’è nessuna bacchetta magica che dopo l’accordo:, puff generi una squadra. Si tratta di un processo lungo e difficile. Chiunque abbia avuto a che fare un minimo con l’NBA lo sa. Ad ogni modo siamo pronti ad affrontare questo processo.”