Finita l'era D'Antoni a NY
Knicks
A 42 partite dall’avvio del campionato il club targato New York non è mai riuscito a superare il 55% nel rapporto vittorie/sconfitte che oggi è precipitato al 42.8% complice una serie di 6 sconfitte consecutive e di sette nelle ultime otto partite. Le aspettative intorno al Club della Grande Mela da sempre sono note per essere altissime (del resto nella “Città che non dorme mai” sono presenti tutti i maggiori quotidiani americani) e sono diventate ancora più alte con la campagna acquisti degli ultimi anni (Tayson Chandler, Carmelo Anthony, Amare Stoudemire) unita all’esplosione del fenomenale Jeremy Lin. Quest’ultimo è stato in grado di riportare in pareggio il record dei Knicks grazie ad un incredibile 8-1, ma da dopo l’All-Star Game (praticamente da quando è rientrato Carmelo Anthony) New York non è più stata capace di replicarsi finendo nei bassifondi della Lega. Già poco convinto della trade Gallinari-Anthony, secondo fonti anonime Mike era contrario allo scambio e avrebbe preferito continuare a sviluppare il gioco tra Danilo e Amare, D’Antoni aveva fatto il fatidico “buon viso a cattivo gioco” raggiungendo la post-season 2011 dove, però, i suoi Knicks erano stati spazzati via con un secco 4-0 per mano dei Celtics (poi “distrutti” 4-1 dagli Heat). In estate si era ipotizzato il possibile addio del coach Baffuto (il cui nome era stato accostato a Colangelo ed i Raptors) il quale, in scadenza la prossima estate, ha comunque preferito provarci ancora una volta prima di gettare definitivamente la spugna. Inutile dire che dietro all’addio c’è il difficile rapporto con Carmelo Anthony noto per amare il gioco in isolamento collocato all’estremo opposto rispetto alle preferenze del gioco in velocità voluto da Mike.
Restando in tema “Melo” proprio nelle ultime ore a NY si era diffusa la voce di un possibile coinvolgimento in una trade. Le dimissioni di D’Antoni gettano in una luce diversa queste voci: molto probabilmente lui aveva chiesto la cessione di Anthony (per rilanciare Jeremy Lin nelle vesti di leader), ma la dirigenza non ha accettato la richiesta quindi Mike ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Al momento non si registra nessuna reazione né da parte del club, né da parte del (ex) allenatore. Restiamo in attesa di possibili sviluppi.