13/03/2012 - L’avvicinarsi del 15 Marzo, come detto ieri, proietta sul mercato tutti i giocatori prossimi free-agent ed infelici di trovarsi nel proprio club e lo sono ancora di più quelli che nel proprio passato hanno chiesto di essere ceduti. Queste tre caratteristiche sono l’identikit perfetto dell’uomo immagine dei Magic Dwight Howard il quale lo scorso Dicembre, appena aperto il mercato, domandò senza mezzi termini di essere scambiato e ottenne il permesso di parlare con un paio di franchigie. La richiesta di trasferimento del numero 12 targato Orlando scomparve quando la dirigenza disse di voler gestire la richiesta come accaduto con Bryant ai Lakers ovvero convincendolo a restare attraverso una compagna acquisti mirata a rinforzare il team facendolo diventare un serio pretendente per il titolo NBA (nel caso dei Giallo-Viola sfiorato nel 2008 e poi centrato nel 2009 e 2010).
Alle parole dei Bianco-Blu, però, non è seguita nessuna azione ed a due giorni dalla chiusura del mercato si intensificano le voci sul futuro di Howard che il prossimo 30 giugno potrà diventare free-agent quindi andarsene in cambio di nulla (scenario già andato in onda ad Orlando nel 1996 quando Shaquille O’Neal da free-agent si spostò a Los Angeles lasciando una voragine nel roster dei Magic). Stando a quanto trapela da fonti anonime il caso Howard, nonostante pubblicamente non venga discusso, occupa a tempo pieno Alex Martins (Ceo del team) che, sempre ammesso le gole profonde siano state veritiere, avrebbe fissato una “pre-deadline” per il 14 Marzo. Infatti se entro tale data non avranno messo a segno nessuno scambio per potenziare la propria rosa, allora saranno valutate tutte le offerte ricevute dagli altri club con al centro delle trattative Howard le cui destinazioni preferite sembrano essere New Jersey Nets e Dallas Mavericks. Al momento non si conoscono le potenziali contropartite, ma piuttosto arrivano dettagli sulle trade che Orlando starebbe cercando di mettere a segno per rendere più competitivo il team quindi convincere il proprio uomo franchigia a firmare l’estensione estiva.
La prima opzione, fra l’altro già trapelata nei giorni scorsi, vede nel mirino Monta Ellis. Golden State, però, non è interessata a nessun giocatore dei Magic i quali per arrivare a Monta sono obbligati a chiamare in causa i Bucks e Andrew Bogut (destinato a trasferirsi sulla costa ovest). In questo scenario non vengono fatti i nomi dei Magic potenzialmente coinvolti ed in oltre una notizia dell’ultimora targata San Francisco indica i Warriors come prima di tutto interessati ad Howard quindi non intenzionati a fare nessuno scambio per convincerlo a restare ad Orlando, ma piuttosto decisi a strappargli una firma quando diventerà free-agent. Il “piano b” dei Magic, anche questo ancora da definire nei dettagli, passa sempre per Milwaukee e riguarda Stephen Jackson arrivato nel Wisconsin lo scorso anno e finito ai margini della rotazione di coach Scott Skiles. Dwight Howard ha un buon rapporto con Jackson e pare abbia già dato il nulla osta ad un’eventuale trade per portarlo in Florida. Come anticipato sia il “piano a” che il “piano b” sono solo ipotesi dunque non ci resta che attendere svolgimenti per conoscere se uno dei due diventerà realtà.