26/08/2015 - L'ufficio centrale della NBA, con sede a New York, ha emesso una nota ed una multa dal valore di $ 250.000 in direzione dei Los Angeles Clippers. Il motivo di tale provvedimento, come è possibile leggere nella nota, è la violazione del regolamento NBA durante il tentativo di convincere DeAndre Jordan a non cambiare divisa. Dunque la vicenda risale allo scorso 2 luglio quando i Clips si misero subito al lavoro per convincere quello che all'ora risultava essere uno dei free-agent più ambiti del mercato. Durante la presentazione dei motivi per cui Jordan avrebbe dovuto restare a Los Angeles, i Clippers, inserirono anche la presenza di un contratto con una terza parte che avrebbe fatto guadagnare a DeAndre un compenso aggiuntivo. Da regolamento NBA, però, non è possibile includere e/o citare nessun tipo di proposta proveniente da terze parti dunque ecco spiegato il motivo della sanzione.
“Credevamo di agire nel migliore dei modi e non sapevamo assolutamente di stare violando delle regole.” Commenta il proprietario dei Bianco-Rossi Steve Ballmer ad un quotidiano dell'Orange Country. “I nostri sforzi erano quelli di supportare con ogni mezzo i giocatori, ma come organizzazione dobbiamo sempre rispettare il contratto di lavoro.”
In prima battuta, come rende nota una gola profonda, la mossa dei Clippers non aveva comunque dato i frutti sperati perchè DeAndre qualche giorno più tardi, dopo aver visitato Dallas, si impegnò verbalmente con i Mavericks. Solo più avanti, verso la metà di luglio, decise di rivedere le proprie posizioni e quindi rimanere ai Clippers, ma quando optò per il cambio di rotta, lo fece in modo “autonomo” e senza partecipare ad alcuna presentazione da parte del club targato Los Angeles.
“Noi, come tutto il mondo del basket, abbiamo visto DJ decidere di restare ai Clippers perchè crede in noi come miglior opportunità di vincere un campionato e per il desiderio di restare parte di questa famiglia. Non per altri motivi.” conclude Ballmer che comunque dovrà pagare 250.000 $ in multa alla NBA.