Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba

Archivio News/Video

L.A. Lakers
L.A. Lakers

Dallas Mavericks
Dallas Mavericks

Phoenix Suns
Phoenix Suns

Steve Nash annuncia la fine della propria carriera

Lakers

Mavericks

Suns
22/03/2015 - Dopo 19 anni in NBA, con due titoli di MVP vinti ed il terzo piazzamento nella classifica degli assists-man di tutti i tempi, Steve Nash ha ufficialmente annunciato il suo addio al mondo del basket giocato. Il futuro Hall of Fame comunica la decisione attraverso una nota indirizzata ai principali network sportivi americani e canadesi: “Il mio più grande regalo è stato quello di poter dedicare tutta la mia vita a qualcosa che è stata la mia passione. E' stato come salire una scala per arrivare a quelli che erano i miei eroi. L'ossessione è diventata la mia migliore amica. Ho parlato con lei, l'ho amata, ho lottato per lei e ho preso anche dei calci nel culo da lei. Questa passione e questi traguardi sono le cose più importanti di tutta la mia vita e della mia carriera. Ovviamene do più valore alla famiglia e ai figli, ma in qualche modo avere questa ossessione sempre presente mi ha cambiato, mi ha testato, mi ha dato una missione e mi ha reso più forte nella vita di tutti i giorni. Ho imparato cose di inestimabile valore su me stesso e sulla vita. E di sicuro ho ancora tanto da apprendere.” Nash, 41 anni, aveva iniziato la stagione regolare 2014/15 nelle fila dei Lakers salvo annunciare, ad una settimana circa dall'opening night, che avrebbe saltato tutto l'anno per problemi alla schiena.
Il “capitolo” Lakers, che infine lo ha portato alla decisione di appendere le scarpe al chiodo, è stato senza ombra di dubbio il più “triste” del suo meraviglioso curriculum. Firmato nell'estate 2012 (dove avrebbe dovuto fare coppia con Howard e Bryant), 3 anni a 28 milioni di dollari, si ruppe la gamba appena dopo 2 match quindi saltò le successive 24. Nel campionato 2013/14 schiena, ginocchio e polpaccio gli permisero di disputare appena 15 incontri, dunque delle 164 partite giocate dai Lakers nel 2012/13 e 2014/14 il canadese ne disputò appena 65. “Quando firmai con i Lakers avevo grandi sogni. Volevo rendere orgogliosi i fans e dare risalto a questa città. Per venire ai Lakers ho rinunciato a contratti più vantaggiosi. Volevo essere nel “fuoco” e giocare ad alto livello in modo da chiudere nel migliore dei modi la mia carriera. Nella seconda partita mi ruppi la gamba e nulla è stato più come prima o come avevo pianificato.” Afferma Steve che ringrazia comunque i fans del secondo team più vincente nella storia NBA per il loro supporto. “La scorsa primavera, quando rientrai in campo, mi accolsero con una standing ovation. Probabilmente mi trovavo nel periodo più buio di tutta la carriera e l'accoglienza dei tifosi era e rimane uno dei migliori ricordi che terrò sempre con me. Sui media e su internet sono circolati tanti commenti negativi e accuse, ma nei miei tre anni a L.A. tutte le persone che ho incontrato dal vivo non mi hanno dato altro che supporto e amore. Ringrazio tutti.
Nash scende anche nei dettagli sulla decisione di annunciare il proprio addio solo ora quando invece avrebbe potuto farlo ad inizio campionato: “Mitch Kupchak mi chiese di ritardare il mio ritiro almeno sino a metà febbraio. Il 19 sarebbe finito il mercato ed i Lakers speravano di poter inserire il mio salario in scadenza in qualche scambio per rinforzare la squadra attraverso il mercato. Io mi dissi immediatamente d'accordo anche solo per ringraziare il modo in cui sono stato trattato da Mitch e dalla famiglia Buss.
Steve chiude il proprio comunicato stampa ricordando i momenti trascorsi con Dirk Nowitzki quando entrambi indossavano la divisa dei Mavericks: “Mi ricorderò sempre di quando io e Dirk non eravamo nessuno in questa lega. Dirk dopo cena, alle volte, diceva: 'Ehy, ma come fanno due cadaveri come noi ad essere parte di questo campionato?'. In qualche modo siamo riusciti a costruirci le nostre carriere. Ed ora, dopo tante vittorie e tante partite disputate in tutto il mondo, la cosa che mi è restata più nel cuore sono proprio quei momenti quando, ad inizio carriera, dopo l'allenamento tornavamo al Landry Center di Dallas per giocare ancora un paio di partite a HORSE o uno contro uno.”.
Autore di 10.335 assits Nash, come anticipato, chiude al terzo posto nei migliori assits man di sempre (meglio di lui solo Kidd e Stockton – rispettivamente 12.091 e 15.806). Inoltre risulta il tiratore più preciso dalla linea dei liberi con un percentuali pari al 90.4%. Al comunicato d'addio del due volte mvp sono seguite le immediate congratulazione alla carriera da parte del premier canadese Stephen Harper (fatte attraverso il Social Network Twitter).