17/12/2014 - Il posto di capo allenatore sulla panchina dei Kings rimane vacante dal momento che Mike Malone è stato licenziato ed al momento la dirigenza non ha ancora annunciato nessun nome oltre a quello del suo assistente Tyron Corbin.
Ventiquattro ore fa, come potete leggere nelle news di ieri, il nome più gettonato per prendere il posto di Malone era quello dell’ex coach dei Seattle SuperSonics finalisti 1996: George Karl. Tuttavia con il passare delle ore questa ipotesi, che nasceva dal forte rapporto d’amicizia / lavoro istauratosi fra l’attuale GM dei Kings D’Alessandro e Karl negli anni trascorsi ai Nuggets, questa ipotesi è tramontata in favore di un altro nome: Chris Mullin. Nonostante quest’ultimo non abbia esperienza a livello di head coach Vivek Ranadive, owner di maggioranza dei Kings, ha trascorso le ultime 24 ore cercando di convincere Mullin ad accettare il lavoro. I due, v e Mullin, hanno lavorato fianco a fianco negli ultimi mesi dove l’ex-bandiera dei Golden State Warriors si è occupato di consigliare il neo-owner in ogni sua decisione. Inoltre Chris ha lavorato a stretto contattato con il General Manager Pete D’Alessandro dunque Sacramento ha cercato in tutti modi di portarlo alla guida della propria panchina.
Nonostante nei mesi estivi Mullin avesse espresso interesse nel debuttare come capo allenatore di una franchigia NBA, fin dalla prima richiesta la sua risposta è stata negativa. Dietro al rifiuto categorico, secondo quanto trapela da gole profonde, ci sarebbe il fatto che Chris vuole davvero intraprendere la carriera da allenatore, ma lo vuole fare sin dall’inizio ovvero con una squadra allenata a partire dal training camp e non “ereditata” a stagione in corso e per di più con un record negativo ed in una conference infuocata come la Western.
A questo punto, con Karl mai realmente entrato a far parte della lista dei candidati, il successore sarà il già citato Tyron Corbin, stanotte il debutto contro gli Oklahoma City Thunder nel match dove sarà onorato Peja Stojakovic, anche se non si conosce bene per quanto tempo potrà rimanere sulla panchina dei “Re”. Ranadive, noto per il suo spirito competitivo, potrebbe non accontentarsi dei risultati e puntare su qualche altro “grosso” nome come quello dello storico coach degli Utah Jazz Jerry Sloan.