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09/12/2014

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New York Knicks
New York Knicks

Phil Jackson: gli Knicks hanno una mentalità perdente

Knicks
09/12/2014 - Assunto in estate con un contratto a dir poco faraonico, 5 anni a 60 milioni di dollari nelle vesti di presidente delle operazioni, Phil Jackson non può essere felice dell’avvio di stagione dei suoi New York Knicks. Attualmente hanno perso 8 partite consecutive e condividono lo stesso numero di sconfitte dei Philadelphia 76ers (18). L’unica differenza tra i due club è che la città dell’Amore Fraterno ha vinto 2 partite in meno perché ne ha giocate 20 al posto di 24. Essere paragonati ai 76ers, che hanno iniziato il campionato decisi a perdere il maggior numero di match nell’ottica di avere più possibilità di chiamare al primo giro del prossimo draft, non era nei progetto dei Bianco-Arancio e Coach Zen, il quale in carriera ha vinto 11 anelli da capo allenatore (6 a Chicago e 5 a Los Angeles), non nasconde la propria delusione.
Di sicuro siamo delusi. Penso i ragazzi capiscano quello che stiamo cercando di fare e siamo fiduciosi che con il passare delle settimane diventino sempre più collaborativi. C’è della “resistenza” nell’accettare la disciplina ed a cambiare mentalità, ma è una cosa normale quando si applicano cambiamenti come il nostro. Penso sia un momento cruciale per quello che stiamo cercando di fare. Il processo andrà a cambiare la mentalità della squadra ed alla fine avremmo una squadra abbastanza forte a prescindere da quello che sarà detto e fatto.” Afferma Jackson prima di puntare il dito proprio sulla mentalità attuale del club: “Non penso che a questa squadra manchi il talento o la capacità di fare bene. E’ la mentalità da squadra perdente che dobbiamo cambiare.
Le statistiche sembrano dare ragione a Jackson: in sette delle ultime partite lo scarto accumulato dai Knicks non ha mai superato i sette punti ed in cinque occasioni la Grande Mela si era portata a solo un possesso di distanza dagli avversari nell’ultimo quarto di gioco. In tutte le partite, però, il team si è fatto prendere dallo sconforto lasciando che a trionfare fossero gli avversari. “Ci sono state tante partite nelle quali ho avuto la sensazione potessi realmente competere con gli avversari e vincere.” Afferma Jackson, prima di concludere: “Amo la natura competitiva di questo sport. Penso che adesso come adesso abbiamo una mentalità perdente perché non siamo in grado di imporci e concludere le sfide, quindi dobbiamo al più presto possibile uscire da questa zona e cambiare mentalità per poter competere.” Concludiamo ricordando che Jackson non ha escluso la possibilità di attingere dal mercato, tramite un eventuale trade, nuovi giocatori con cui dare una nuova impronta al club della Città che non dorme mai. Attendiamo svolgimenti.