17/09/2014 - I Sacramento Kings hanno deciso di onorare ulteriormente il proprio passato ed hanno schedulato per il 16 di Dicembre, sfida casalinga contro gli Oklahoma City Thunder, un evento che sarà celebrato nell’intervallo fra primo e secondo tempo. L’invitato “speciale” della serata sarà Peja Stojakovic il quale alzerà al soffitto dello stadio dei Sacramento Kings la propria divisa numero 16 che di conseguenza non potrà più essere indossata da nessun altro giocatore dei Bianco-Viola.
Si tratta di appena il quarto giocatore in tutta la storia dei Kings, da quando lasciarono Kansas City (1985), ad avere il proprio numero ritirato, ma tale decisione si allinea con i suoi tre “predecessori”: il #21 di Vlade Divac, il #4 di Chris Webber ed il #2 di Mitch Richmond. Dopo Richmond, volto della franchigia negli anni 90, i Kings si erano affermati come una delle potenze nella Western Conference di fine vecchio millennio ed inizio di quello nuovo. Divac e Webber erano i “lunghi” di questa formazione, capace di competere ogni anno con i Lakers del duo Shaq-Kobe, mentre a ricoprire il ruolo di ala piccola e specialista dalla lunga distanza, tuttora risulta il giocatore di Sacramento con più tiri fatti (1070) e tentati (2687), c’era Peja Stojakovic. Chiamato con la pick numero 14 al draft 1996, Peja, in otto stagione con la divisa dei “Re” ha chiuso a quota 18.3 punti e 5 rimbalzi con tre partecipazioni al All-Star Game. Durante l’infortunio di Webber divenne la bocca di fuoco principale del club sino a quando venne ceduto ad Indiana (per Ron Artest nell’immediato ritorno post-rissa). Dopo i Pacers si è spostato a New Orleans e Toronto prima di chiudere la carriera a Dallas. E’ opinione comune che abbia passato gli anni migliori della propria carriera a Sacramento perché da metà carriera in poi venne ininterrottamente limitato dagli infortuni alla schiena.