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02/07/2014

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Milwaukee Bucks
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Brooklyn Nets
Brooklyn Nets

Hollins ad un passo dal rimpiazzare Kidd ai Nets

Bucks

Nets
02/07/2014 - Mentre i free-agent di spicco iniziano la loro tournee di incontri, vedi Anthony a Chicago (meeting durato un giorno), i Nets sono all’opera per rimpiazzare nel più breve tempo possibile Jason Kidd che ha lasciato vacante la panchina Bianco-Nera in favore di quella dei Bucks (i quali come contropartita spediranno a Brooklyn due seconde scelte).
Durante il corso del campionato, come a suo tempo riportato, Jason Kidd ad un certo punto aveva allontanato il proprio assistente Lawrance Frank accusandolo di essere troppo “presente”, dunque di creare scompiglio nello spogliatoio dove si stavano creando due “filoni”: uno che seguiva Kidd come coach e l’altro dietro a Frank. La dirigenza dei Nets, dopo aver ricollocato Lawrance, busso alla porta di Lionel Hollins proponendogli un ingaggio da vice-allenatore. L’ex-Grizzlies, determinato ad attendere pur di trovar un ruolo da capo allenatore, rifiutò l’offerta restando disoccupato. Memore di quanto appena descritto la dirigenza degli ex-New Jersey, salutato Kidd, si è subito messa in contattato con Hollins proponendogli il posto dell’ex-play-maker di Mavs, Suns, Nets e Knicks. L’ex-coach dei Grizzlies ha accolto con piacere la telefonata e nelle prossime ore, se non ci saranno colpi di scena, verrà ufficialmente nominato coach dei Brooklyn Nets (il terzo in tre anni). L’ingaggio dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 anni sui 20 milioni di dollari (l’ultimo anno a discrezione del club).
Hollins non allena dal 2012/13 ovvero dalla sua miglior stagione a capo dei Memphis Grizzlies. Dopo aver trascinato gli ex-canadesi a tre edizioni di playoffs consecutive, Lionel, nel 2013 vinse un totale di 56 partite e guidò i suoi “Orsi” sino alle porte delle NBA Finals. La sconfitta nelle Western Conference era ed è tutt’ora il traguardo più alto mai raggiunto dagli ex-Vancouver. A fine anno, nonostante lo straordinario ed indiscusso risultato, decise di lasciare il proprio ruolo non tanto perché non andava d’accordo con la squadra, quanto più per “incomprensioni” con la dirigenza dei Grizzlies.