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Miami Heat
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New York Knicks
New York Knicks

Miami "distratta" da Carmelo Anthony

Heat

Knicks
12/06/2014 - Ad un passo da gara 4 e con la serie in svantaggio di una partita, 2-1, l’attenzione dei Miami Heat viene portata dai mass-media lontano dal campo e proiettata sull’imminente mercato, in apertura fra 3 settimane, con l’associazione del nome di Carmelo Anthony a quello dei due volti campioni in cerca del Three-Peat.
Da contratto Anthony è legato ai New York Knicks sino a tutto il 2014/15 a meno che entro il prossimo 23 giugno non invochi una clausola per annullare l’ultimo anno di contratto garantito quindi esplori il mercato. Se dovesse rimanere ai Knicks, con il vecchio ingaggio, incasserebbe 23.3 milioni di dollari ovvero una cifra che nessun nuovo ingaggio potrà dargli nel primo anno di entrata in vigore. Tuttavia un nuovo contratto sarebbe più remunerativo a lungo termine e soprattutto più sicuro nel caso dovesse farsi male la prossima stagione. Una volta diventato free-agent, a prescindere dalla scelta, l’ex-Denver Nuggets avrà la possibilità di entrare in contattato con qualsiasi squadra e nonostante i Knicks, almeno secondo quanto affermato da Phil Jackson nelle interviste dello scorso mese, saranno i primi a bussare alla sua porta intavolando l’opzione rinnovo, le “tentazioni” per Anthony non mancheranno. A tale voce le più “gettonate” sono Chicago Bulls, Houston Rockets, Dallas Mavericks e appunto Miami Heat.
Per quanto riguarda Miami, come gli esperti hanno già evidenziato, l’unico modo di concretizzare tale scenario senza finire nel territorio “minato” della luxury tax è quello di vedere il trio Wade-Bosh-James uscire all’unanimità dai rispettivi ingaggi, hanno tempo sino al primo luglio per farlo, e negoziarne tutti e tre uno più basso in modo da lasciar spazio al sopracitato Anthony. James, sempre se determinato a restare negli Heat, potrebbe essere quello disposto a fare il sacrificio più grande perché attraverso gli sponsor e/o investimenti fuori dal campo riesce e riuscirà a guadagnare abbastanza da coprire la “riduzione” di stipendio (di recente, ad esempio, l’acquisizione fatta da Apple della compagnia Beats Electronics dovrebbe essergli valsa qualcosa come 30 milioni di dollari – James aveva iniziato a sponsorizzare tale marchio accettando in cambio per lo più partecipazioni azionarie che oggi, dopo l’arrivo di Apple, sono andate alle stelle).
Nessuno dei potenziali diretti interessati commenta la notizia ed è bene ricordare che fino all’apertura ufficiale del mercato nessuno di essi potrà sedersi al tavolo delle trattative con alcuna squadra (pena pensanti sanzioni per i club) . A partire dal primo di luglio i loro telefoni inizieranno a squillare, ma prima di fare ogni ipotesi bisognerà conoscere l’esito delle Finali (che andrà sicuramente ad influenzare il futuro di Miami).