Wade multato per "flop", ma il regolamento fa ancora "acqua"
Nba
Heat
In gara 2, a circa 5 minuti dall’intervallo, Dwyane Wade ha visto Ginobili tentare di rubargli un pallone quindi si è difeso spostando la sfera e poi, approfittando del gesto del collega avversario, si è messo una mano sul volto come se fosse stato colpito in faccia dall’Argentino. Etichettato subito un “flop” colossale, gli arbitri, che ovviamente non possono fare uso del replay su ogni azione, hanno fischiato un fallo ai danni di Ginobili (sostituito perché il terzo personale) e mandato in lunetta Wade per due tiri liberi entrambi trasformati.
Il match è poi proseguito sfociando nella vittoria di Miami per soli due punti. Difficile a dire se senza quel viaggio in lunetta il match sarebbe cambiato, l’NBA ha comunque applicato il regolamento facendo pervenire nella buca di Wade un’ammenda dal valore di 5 mila dollari. “Ho visto Manu arrivare con l’angolo del’occhio ed ho subito capito che avrebbe cercato di rubarmi il pallone quindi ho fatto il possibile per non perdere il possesso. Mi ha sfregato contro e gli arbitri hanno chiamato fallo. Questo è quanto.” Ha affermato Dwyane che comunque, per quanto 5 mila dollari siano una somma di tutto rispetto, non dovrà di certo cambiare il proprio stile di gioco. Con uno stipendio di 19 milioni di dollari all’anno, infatti, 5 mila dollari in meno sono un valore di cui nemmeno se ne accorgerà. Da qui si torna a quanto affermato dodici mesi fa dal ex-Commissioner David Stern: “Una piccola multa non è abbastanza. E’ troppo poco. Non fermerai di certo nessuno dallo smettere di simulare un fallo se gli togli 5.000 dollari quando il suo stipendio è di 5.5 milioni dall’anno.” Non ci resta che attendere per vedere se l’NBA, ormai il prossimo anno, modificherà il proprio regolamento.