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07/06/2014

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Miami Heat
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San Antonio Spurs
San Antonio Spurs

L'effetto crampi arriva sino agli sponsor: Gatorade Vs Powerade

Heat

Spurs
07/06/2014 - L’avvenimento del condizionatore rotto dell’AT&T Center di San Antonio e dei crampi che hanno messo ko LeBron James a circa 4 minuti dalla fine di gara 1, quando il match era aperto ad ogni risultato, è diventato “virale” all’interno del mondo sportivo a stelle e strisce. Trovandoci nell’era dei Social Media questo significa hashtag su twitter, schiere di tifosi/personaggi a favore/contrari, scenette, confronti con altri atleti ed infine “battaglia” degli sponsor. Ed è proprio di quest’ultimo aspetto che vogliamo parlare.
Sponsors dell’NBA dal 1984 Gatorade, il marchio è presente in ogni conferenza post-partita oltre che nei bicchieri, refrigeratori e banner a bordo campo, non aveva preso in considerazione l’argomento sino a quando a chiamarla in mezzo alle discussioni sono stati i tifosi. Nota per essere una bevanda studiata per e con gli atleti il cui scopo è reintegrare i sali persi durante l’attività sportiva, onde evitare affaticamenti e crampi, Gatorade ha iniziato a rispondere quando su Tweeter sono apparsi commenti simili:
“Dove eravate quando LeBron aveva bisogno di voi? @Gatorade”
R: “Stavo aspettando a bordo campo, ma lui preferisce bere altre bevande”
“Hey @Gatorade dov’era tutta la vostra scienza sullo sport e la magia per evitare i crampi del vostro cliente numero 1?”
R: “La persona soggetta a crampi non era nostro cliente. I nostri atleti sanno cavarsela anche al caldo”
Quando poi si è iniziato a capire che LeBron James sponsorizza la concorrenza, Powerade, allora i commenti sono cambiati:
“Speriamo LeBron passi a @Gatorade”
R: “Hai sempre avuto un ottimo gusto”
A questo punto l’ultima ad uscire allo scoperto è stata Powerade che ha preferito non prendere in considerazione gara 1 , ma piuttosto i traguardi già tagliati da James:
“Consistenza, gioco di squadra e leadership nel portare il club al successo. Congratulazioni @KingJames per gli oltre 4000 punti e 1000 assits in carriera nei playoffs”.
In verità come alcuni hanno prontamente fatto notare, nonostante l’attacco di Gatorade a Powerade, James in panchina beve Gatorade come tutti gli atleti, ma per evitare problemi con il proprio sponsor fuori dal campo utilizza bicchieri dove è stato coperto il “lampo”.
Comunque Gatorade, sponsor di tutta l’NBA (quindi anche dei Miami Heat) e con in Dwyane Wade uno dei proprio uomini immagine numero uno, ha poi deciso di tornare sui propri passi cancellando ogni commento e diramando un comunicato stampa dove afferma: “Ci scusiamo per le nostre risposte ai fans su Twitter durante la notte di gara 1 fra Heat e Spurs. Ci siamo fatti prendere dal momento caldo della battagli di tweet. Come partner di lungo termine dei Miami Heat, supportiamo tutta la squadra.” Intanto da San Antonio i responsabili dello stadio hanno fatto sapere che l’aria condizionata è stata riparata quindi per gara 2 non ci saranno problemi (o almeno non più di questo tipo).