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28/05/2014

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L.A. Clippers
L.A. Clippers

Sterling pronto alla lotta all'ultimo sangue con l'NBA

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Clippers
28/05/2014 - Dalla Città degli Angeli arrivano segnali “confusi” perché dopo il week-end e le parole di Shelly Sterling si registra una reazione del consorte apparentemente “fuori” da ogni logica.
Shelly Sterling, come anticipato nel week-end, si sta occupando della vendita dei Clips e dal momento che i soldi in ballo sono parecchi, la base asta pare fissata intorno al miliardo di dollari, ha chiesto aiutato ai consulenti della Bank of American. Sino ad oggi, secondo quanto trapela da gole profonde, avrebbe ricevuto un totale di 6 offerte considerate “sicure” dal sopracitato istituto di credito dunque l’obiettivo della signora Sterling, la quale non ha mai divorziato dal marito, è quello di stilare una lista con i nomi dei possibili acquirenti da recapitare alla NBA prima del 3 giugno, così da evitare il voto di “sfiducia” degli altri 29 owner nei confronti di Donald. Fra i vari documenti presentati da Shelly alla Bank of America, ed ottenuti in forma anonima da uno dei maggiori network dell’area di Los Angeles, è presente anche una lettera di autorizzazione del marito (il quale detiene il 50% delle azioni) alla vendita della franchigia. Nella lettera, scritta e firmata da Donald, si legge che “la moglie ha la totale autorità per cooperare con l’NBA in modo da portare a termine il prima possibile la transazione di proprietà del club attualmente sotto il controllo della LAC Basketball Club ”.
Oggi, contro ogni previsione, si registra un’inversione di 180° da parte di Sterling che tramite il suo avvocato, Max Blecher, si dice “pronto a lottare con l’nba fino all’ultimo sangue” e “rinnega” di aver preso qualsiasi accordo con la moglie relativo alla vendita del club. “Non so quale tipo di accordo lei abbia preso con lui, ma oggi sono qui per dirvi che lui rinnega qualsiasi cosa Shelly stia facendo e non approva la vendita del club. Ha detto: ‘ questa è la mia squadra e io la vendo quando e se lo voglio’ ”. Sul cambio improvviso di idea, Max replica: “Prima si trovava in uno stato di shock. Adesso sta recuperando e percepisce con più lucidità cosa sta accadendo.” Inoltre Bleher non teme nemmeno la battaglia legale perché sicuro di vincerla: “Penso che quanto l’NBA abbia fatto sinora sia illegale e non ha chance di essere accettata in nessuna corte. Penso che quanto hanno fatto sia un lampante esempio di invasione dei suoi diritti costituzionali perché stanno usando un nastro registrato contro di lui e questo, sotto le leggi della California, non può essere utilizzato per nessun scopo ed in nessun procedimento. Se le basi del loro caso sono queste… beh non hanno molto in mano se non della spazzatura da buttare via.” Da parte della NBA non si registra alcun commento mentre il voto resta fissato per il 3 di giugno.