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L.A. Clippers
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Sterling inchiodato da nuovi retroscena sul caso "razzismo"

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22/05/2014 - Il quotidiano Los Angeles Times ha ottenuto un dossier divulgato dalla NBA ed indirizzato ai proprietari di tutte le franchigie (Sterling incluso) dove in una trentina di pagine sono illustrati gli esiti delle indagini condotte su Sterling a riguardo dell’intervista divulgata dal network TMZ. Lo scopo del documento è quello di “preparare” i 29 owner al voto del prossimo 3 Giugno quando Adam Silver li chiamerà ad esprimere il proprio giudizio su Donald: perdonarlo e lasciargli in mano la franchigia oppure fargli pagare le proprie azioni costringendolo a vendere i Clips. Per ottenere l’espulsione sono necessari i 3/4 dei voti a favore.
Se fino a 24 ore fa poteva esserci un minimo di dubbio su quale avrebbe potuto essere l’esito della votazione, il commissioner si attende il 100% contro Sterling, con il dossier ogni nube viene spazzata via. Nelle 30 pagine, infatti, troviamo descritti alcuni retroscena eclatanti sinora nascosti e dei quali elenchiamo i più “interessanti”:
- il quotidiano TMZ aveva inviato una copia della registrazione a Sterling il 9 Aprile, ovvero due settimane prima che il fatto fosse reso pubblico, è la reazione immediata dell’owner dei Clippers fu quella di chiamare Andy Roeser, all’epoca suo dipendente nelle vesti di presidente, ed incaricarlo di distruggere tale copia. Roeser eseguì l’ordine e da quando la vicenda è diventata pubblica risulta “assente a tempo indeterminato” dal proprio posto di lavoro. Non è chiaro se faccia ancora parte dell’organico dei Clippers.
- Sterling, una volta resosi conto di quello che sarebbe seguito alla pubblicazione del nastro, chiamò V. Stiviano e le chiese di mentire sull’autenticità del nastro dicendo a TMZ di non pubblicarlo perché si trattava di un falso ottenuto grazie all’utilizzo di sistemi informatici. Stiviano, per chi non lo ricordasse, è la donna al centro di tutto ovvero quella richiamata dai pesanti toni razzisti di Donald per essersi fatta fotografare con Magic Johnson. Le illazioni sono tanto contro la comunità afro-americana in generale quanto in direzione di Magic Johnson.
- L’NBA non ha nemmeno “trascurato” la signora Shelly Sterling che nonostante le affermazioni delle scorse settimane non è assolutamente estranea ai fatti e tanto meno separata dal marito. “Esistono evidenti prove registrate in pubblico che dimostrano come Mr e Mrs Sterling non sono in alcun modo separati” si legge nel rapporto NBA dove vengono descritti come “inesorabilmente intrecciati l’uno all’altro”. Le testimonianze che i due siano legati sono sotto gli occhi di tutti: durante l’All-Star Game di New Orleans sono stati ripresi e fotografati l’uno di fianco all’altro. Inoltre, sempre secondo il rapporto NBA, Shelly e Donald hanno trascorso insieme le 48 ore immediatamente successive allo scoppio dello scandalo. Solo il terzo giorno Shelly ha preso le distanze dal marito reclamando poi, una settimana più tardi, di essere azionista al 50% e di voler prendere in mano lei tutte le azioni dei Clips.
Sterling, come anticipato in apertura di news, avrebbe ottenuto e (forse) letto il fascicolo della NBA, ma al momento non rilascia nessun commento.