Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba
Altre notizie/video del
15/05/2014

Archivio News/Video

New York Knicks
New York Knicks

Golden State Warriors
Golden State Warriors

Steve Kerr dice "no" ai Knicks e "si" ai Warriors

Knicks

Warriors
15/05/2014 - L’avventura di Phil Jackson come presidente dei Knicks non inizia nel migliori dei modi perché l’uomo disegnato dall’undici volte campione NBA come la propria preferenzanel ruolo di allenatore gli ha detto “no”. Stiamo parlando, ovviamente, di Steve Kerr.
Kerr, attualmente impegnato come telecronista/analista sportivo dell’emittente televisiva TNT, risulta privo di esperienza come head coach, tuttavia proprio il suo lavoro in televisione l’ha portato ad essere uno fra i nomi più “apprezzati” quando si parla di esperti NBA. Questa “fama”, viene considerato all’unisono come il miglior analista NBA in circolazione, unito agli stretti rapporti d’amicizia tanto con Phil Jackson (suo allenatore ai Bulls) che con Joe Lacob (owner dei Warriors amico di famiglia) lo ha proiettato ad essere il candidato ideale per guidare Knicks e Warriors. Il primo ad entrare in contatto con lui, almeno pubblicamente, è risultato il neo presidente degli Knicks Phil Jackson. Dopo un paio di meeting i Bianco-Arancio avrebbero voluto metterlo sotto contratto perché gole profonde, risultate poi veritiere, parlavano di un forte interessamento nei suoi confronti da parte dei Warriors. In verità Golden State era ancora impegnata nella serie con i Clips, ma il licenziamento di Jackson (Mark) era già nell’aria e visto lo stretto rapporto d’amicizia Kerr-Lacob il nome di Steve, come anticipato, era il numero uno nella lista di preferenze dei Giallo-Blu.
Terminata la stagione, battuti in gara 7 dai Clips, i Golden State hanno detto addio a Jackson quindi si sono messi subito in contattato con Kerr il quale oggi annuncia la propria decisione: “Unirmi ai Warriors è la miglior mossa possibile che potessi fare a tanti livelli. Hanno un’ottima squadra giovane. La locazione è ideale. Mia figlia frequenta l’università qui vicino e gioca a pallavolo . Mio figlio maggiore è al college a San Diego ed il più giovane fa l’high school sempre in quest’area. Sono a breve distanza da tutti e due. ” Il contratto stipulato fra l’ex-Bulls/Spurs ed il club targato Oakland dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 anni dal valore di 25 milioni di dollari (una parte di questi arriveranno sotto forma di incentivi). Comunque Steve non si dimentica di Jackson: “Alla fine dire di no a Phil è stata dura se penso a quello che lui ha fatto per la mia carriera. Quando Phil Jackson ti chiede di allenare i Knicks, come fai a dirgli di no? Penso cambieranno direzione e torneranno a vincere, ma penso ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere accadere tutto ciò. Inoltre l’idea di andare a vivere ad oltre tre mila miglia di distanza da casa, non mi piaceva troppo. Allora l’ho chiamato e gli ho detto: ‘Phil penso che seguirò quest’altra opportunità’. Lui mi ha augurato buona fortuna e mi ha detto di seguire quello che c’era nel mio cuore.