Home page & Nba News
Albi d'oro, All-Nba Team e Biografie
Salari e curiosità sulla Nba
Altre notizie/video del
15/05/2014

Archivio News/Video

Detroit Pistons
Detroit Pistons

Stan Van Gundy nuovo coach e presidente dei Pistons

Pistons
15/05/2014 - All’incirca 12 mesi fa i Detroit Pistons si stavano preparando ad entrare sul mercato con un occhio rivolto ai free-agent (avevano a disposizione un’ampia fetta di monte salari da spendere) e con l’altro valutavano il nome a cui affidare la propria panchina. Per svolgere quest’ultimo compito fu ingaggiato Phil Jackson il quale tenne dei colloqui con diversi allenatori quindi scelse Maurice Cheeks come nome a cui affidare la panchina dei Rosso-Blu e sostituire l’uscente (licenziato) Lawrance Frank.
L’imponente campagna acquisti (arrivati Brandon Jennings e Josh Smith accompagni dal ritorno di Chancey Billups) unita al talento già presente in squadra (Andre Drummond) imponevano come traguardo da raggiungere per il 2013/14 almeno l’ottavo piazzamento nella Eastern Conference. Bastarono un paio di partite per capire che i Pistons si stavano muovendo in direzione opposta alle aspettative e quando terminò la sfida numero 50 Maurice Cheeks (record 21-29) venne esonerato. Finito il campionato è toccato a Joe Dumars, la mente dei Pistons campioni NBA 2004 ma anche l’architetto degli acquisti estivi 2013, fare le valigie dal ruolo di presidente.
Dunque i Bad Boys erano alla ricerca di un coach e di un nuovo presidente e dopo attente valutazioni hanno deciso di puntare su di un solo nome per tutte e due le cariche: l’ex-coach di Heat e Magic Stan Van Gundy. Quest’ultimo si trovava a “piede libero” da quando Orlando decise di licenzialo (estate 2012) sperando di fare cosa gradita ad Howard (mossa inutile perché si trasferì a Los Angeles) e secondo quanto trapela da gole profonde sulla sua scia si erano messi i Golden State Warriors appena finita l’esperienza playoffs (e licenziato Marc Jackson). Stan in California avrebbe trovato di sicuro una squadra con basamenti più solidi e pronta a competere da subito, tuttavia, probabilmente viste le passate esperienze (sempre con le mani legate nei confronti dei giocatori più importanti del roster), ha optato per accettare l’offerta di presidente/coach propostagli dall’owner Tom Gores. In totale l’ingaggio si aggira sui 35 milioni di dollari spalmati su cinque anni (non si conoscono ancora quani di questi siano garantiti, forse “solo” i primi quattro).
Ad annunciare la “stretta di mano” è stato Gores in persona: “Stan ha già dimostrato di essere un vincente in questa lega. Lui guida i propri team con passione, forza ed impegno. E’ un grande insegnate e questo aiuterà i nostri giocatori nella crescita e nello sviluppo. Ma è molto di più che un grande coach, è un grande leader. La cosa che mi entusiasma di più sono le potenzialità con cui Stan potrà aiutare questa franchigia a prendere forma e ad essere fra le migliori della lega. Inoltre è un grande comunicatore. Il tempo trascorso con Stan mi ha convinto che lui porterà i giocatori, la squadra e la comunità ad essere tutti molto orgogliosi di questa squadra.” Van Gundy risponde alla chiamata con un comunicato stampa: “E’ un onore essere scelti per aiutare Tom Gores a costruire dei Pistons con l’obiettivo di farli diventare un team capace di competere per il titolo.. La visione di Tom di vedere la squadra migliorare in breve tempo è una sfida che voglio intraprendere. Lavoreremo insieme per mettere in campo un team che rispetti la ricca tradizione, la forza e l’etica lavorativa che sono sempre stati i simboli di questa franchigia e di tutta l’area di Detroit.”