V. Stiviano incontra i mass-media
Clippers
La Stiviano, che nell’organico dei Clips risulta assunta come “assistente personale”, ha etichettato Sterling come: “si sente molto solo, non supportato da chi gli sta intorno, tormentato e emotivamente traumatizzato. Io sono al suo fianco, nel senso che voglio aiutarlo, voglio venga fuori dal suo mondo e si faccia aiutare. Sono convinta che lui si senta molto solo.”
Dunque Vivian non ha risentimenti nei confronti di Donald, anzi in un certo senso lo “difende” provando a far capire al mondo il punto di vista dell’owner dei Clippers: “No, nel mio cuore non penso proprio lo sia.” E’ la replica alla domanda “pensi che Sterling sia un razzista?”, tuttavia non lo considera privo di discriminazioni nei confronti della comunità afro-americana: “Penso che quello che dice, non sia realmente quello che sente dentro. A chiunque può capitare di dire cose sbagliate nella foga del momento. Penso Mr. Sterling provenga da una generazione differente dalla mia. Penso sia stato cresciuto in un mondo che lo ha portato a credere in quelle cose. Segregazioni. Nero o Bianco.” Queste parole, però, sono subito seguite dall’ennesima lancia spezzata in suo favore: “Attraverso le sue azioni, ha dimostrato di non essere un razzista. Attraverso le sue azioni ha mostrato di essere una persona cordiale e gentile.” Inoltre pensa che Donald, rimasto muto sull’argomento tranne per un breve commento – non si sa quanto attendibile - apparso sul sito DuJour.com dove dice “di aver rimorso per non aver pagato la Stiviano”, debba pubblicamente scusarsi per l’accaduto anche se “solo Dio sa” se lo farà.