29/04/2014 - L’ufficio centrale della NBA ha risposto alla registrazione divulgata dal network TMZ contenente temi pesantemente razzisti e imputabili all’owner dei Los Angeles Clippers Donald Sterling con l’assunzione di un equipe di esperti di tecnologie forensi. Il compito di questi ultimi è stato quello di accertare indiscutibilmente che la voce registrata appartenesse a David Sterling. Tutte le analisi hanno dato esito positivo dunque il nastro è originale.
Appreso ciò il commissioner Adam Silver, dopo essere rimasto in silenzio per i sopra citati tre giorni (nei quali sono arrivati commenti da tutto il mondo – compreso Barak Obama), ha indetto una conferenza stampa nella quale ha reso noto il verdetto della NBA nei confronti di Sterling: multa pari a 2.5 milioni di dollari, interdetto a vita dal prendere parti a qualsiasi partita e/o ufficio e/o allenamento e/o business che abbia a che fare con la NBA o con i suoi giocatori. Inoltre Silver si muoverà con decisione per applicare una regola dello statuto NBA che obbliga un proprietario a mettere in vendita la propria franchigia. Tale regola viene esplicitamente chiamata in causa nel caso di “scommesse” da parte del proprietario, ma viene estesa quando si parla di “condotta dannosa ai danni dell’immagine della Lega”.
L’ammenda di 2.5 milioni di dollari sarà donata alla NBPA (il sindacato giocatore) che avrà il compito di devolverla come meglio credo ad organizzazione no profit impegnate nella lotte contro le discriminazioni razziali.
“Questa lega è molto più grande di qualsiasi singolo owner o giocatore” sono state le dure parole di Silver nel commentare la notizia dell’ammenda nei confronti di Sterling (il quale non ha più rilasciato alcuna dichiarazione dopo la registrazione di TMZ).