29/04/2014 - Appena coach Woodson e tutto il suo staff vennero licenziati dall’organico dei Knicks, un paio di settimane fa, fonti anonime annunciarono l’interessamento del neo-presidente Phil Jackson nei confronti del suo ex-giocatore, ed attuale telecronista dell’emittente TNT, Steve Kerr.
Jackson e Kerr hanno discusso in più di un’occasione e solo domenica scorsa, prima di gara 4 fra Nets e Raptors, Steve affermava: “Continueremo a parlare. Ci sono tanti argomenti da discutere su entrambi i fronti. Questa è la prima volta che vengo chiamato a colloquio per un lavoro simile. La settimana scorsa abbiamo solo parlato in generale senza scendere nei dettagli, ci sono ancora tante cosa da chiarire.”.
Le parole dell’ex-Bulls/Spurs sono veritiere in quanto l’unico lavoro da lui svolto all’interno della NBA (oltre a quello da giocatore) è stato ricoprire la carica di General Manager dei Phoenix Suns dal 2007 al 2010. A livello coach ha esperienza pari a zero. Tuttavia, almeno secondo quanto trapela da gole profonde, viene considerato all’unisono negli ambienti NBA come il miglior analista sportivo in circolazione e questo lo mette nel mirino di tante squadre che nel corso dell’imminente off-season vorranno “cambiare aria” sulla propria panchina. L’undici volte campione NBA, ovviamente, conosce questo rischio ed è proprio per tale motivo che nelle ultime 24 ore ha bussato alla porte del suo ex-giocatore (3 titoli vinti ai Bulls 96-97-98) dandogli dettagliate delucidazioni su quali siano i propri progetti per il club targato Grande Mela.
Dopo il faccia a faccia Kerr pare si sia (abbastanza) convinto di Jackson con il quale ha un grande rapporto d’amicizia perciò lavorare alle sue dipendenze sarebbe un piacere oltre che un onore. Parlando di amicizie, però, l’ex sesto uomo dei Bulls ne ha stretta una forte pure con l’attuale owner dei Golden State Warriors. La panchina del club di Oakland è nelle mani di Mark Jackson, ma nel caso non dovessero sopraggiungere risultati soddisfacenti dalla post-season (attualmente sono 2-2 con i Clips) allora potrebbe Mark rischia di essere esonerato e Kerr (ovviamente) è fra i favoriti a prendere il suo posto. Da qui nasce la necessità per i Knicks di metterlo sotto ingaggio il prima possibile. Al momento Steve non rilascia nessuna dichiarazione dunque attendiamo svolgimenti.