22/04/2014 - Archiviata la stagione si procede con la consegna dei trofei individuali ed il primo ad essere assegnato per quanto riguarda il 2013/14 è quello di Defensive Player of the Year ovvero il difensore dell’anno. A ricevere tale nomina, per la prima volta in carriera, è quello che veniva considerato come il candidato numero 1: Joakim Noah.
“Trovarmi in questa situazione mi fa sentire molto umile ed è un onore per me.” Sono le parole con cui il figlio del noto tennista esordisce in conferenza stampa quindi ringrazia il suo coach Tom Thibodeau: “Senza il suo sistema, non sarei qua e non avrei mai potuto ricevere questo premio.” Quindi Joakim prosegue ricordando il suo mentore Tyron Green scomparso la settimana scorsa: “Questo premio lo dedico a qualcuno che non dimenticherò mai. Qualcuno che è mancato da poco ed ha significato davvero molto per me, perché ha sempre creduto in me. Mr. Green, ti voglio bene ed ho sempre apprezzato quanto hai fatto per me. Sono sicuro adesso starà sorridendo dal cielo e si sentirà davvero molto orgoglioso. Questo premio è per te.”
Noah, autore di 12.6 punti, 11.3 rimbalzi, 1.5 stoppate, 1.2 recuperi e 5.4 assists, ha messo a referto le migliori cifre in carriera (almeno per ora) ed è ufficialmente diventato il leader dei Bulls dopo l’ennesima uscita di scena di Derrick Rose ( di nuovo fermo tutto l’anno per infortunio) e l’addio di Loul Deng (ceduto a meta stagione). Grazie alla sua energia Chicago, dopo un periodo di “turbolenze” iniziali (dovute al sopracitato infortunio di Rose), è riuscita a mantenere il passo con le altre squadre concludendo al numero 4 nel ranking della Eastern Conference. Oltre alle sopracitate cifre, c’è anche una nuova statistica chiamata “vittorie condivise” ovvero una metrica che stima il numero di vittorie alle quali un giocatore abbia contribuito in modo decisivo. Noah è il leader di questa nuova classifica con 6.6 seguito da Paul George (6.4), DeAndre Jordan (5.8) e Roy Hibbert (5). Hibbert e Jordan, non a caso, sono rispettivamente sul secondo (166 punti, 8 prime preferenze) e terzo (121 punti, 8 prime preferenze) gradino del podio nella classifica delle votazioni per il trofeo di Difensore dell’Anno (Joakim ha staccato tutti in modo netto grazie a 100 prime preferenze ed un totale di 555 punti).
“Sono convinto che migliori anni dopo anno.” Afferma coach Thibodeau. “Il miglioramento testimonia la sua volontà e determinazione. E’ migliorato in tantissimi aspetti, tutti parlano del modo in cui passa la palla e di come difende, ma è migliorato anche nella selezione dei tiri, nei punti, nella leadership e nella sua professionalità” Concludiamo ricordando che Noah è il primo giocatore dei Bulls dopo Michael Jordan (1998) a ricevere la nomina di difensore dell’anno.