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Milwaukee Bucks
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Cambio di proprietà ai vertici dei Bucks

Bucks
16/04/2014 - Dodici mesi fa i Milwaukee Bucks si apprestavano a fare i playoffs come fanalino di coda della Eastern Conference e nonostante la conseguente (netta) eliminazione per mano dei futuri campioni NBA (Miami spazzò via i Bucks 4-0) il futuro, e l’opinione pubblica, sembrava schierarsi dalla parte dei “Cerbiatti”. I progetti della dirigenza, però, sono andati in direzione opposta a quanto sperato dai tifosi e durante l’off-season 2013/14 il “core” è stato praticamente smantellato pezzo a pezzo. Fra i più “famosi” ad andarsene: Jenning, Dalembert, Ellis, Redick, Mbah a Moute e Dunleavy. I soli innesti di Gary Neal (tentativo fallito), Caron Butler e Zaza Pachulia non sono bastati a salvare le sorti di una stagione 2013/14 dove un paio di settimane sono state sufficiente per capire il futuro di Milwaukee: peggior club della NBA con l’attuale record di 15-66.
L’implosione del team e la conseguente stagione da incubo, però, da oggi si leggono con una nuova ottica ovvero la decisone dello storico owner dei Bucks Herb Kohl, fra l’altro senatore degli USA, di fare “tabula rasa” di tutti gli stipendi a lungo termine perché prossimo a vendere la franchigia. Secondo la rivista Forbes, che si occupa di valutare economicamente ogni attività commerciale o personaggio degno di nota, il club targato Wisconsin valeva (a Gennaio) un totale di 405 milioni di dollari (il peggiore nella NBA), tuttavia Herb si è accordato per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 550 milioni. La nuova proprietà sarà composta da due proprietari ovvero i miliardari Wesley Edens e Marc Lasry.
Il passaggio di proprietà, come previsto dallo statuto NBA, avverrà solo in seguito alla votazione dei 30 owner che dovranno esprimere il proprio parere positivo o negativo alla transazione (ovviamente è necessario il 51% dei voti a favore). Con ogni probabilità l’affare andrà in porto quindi il senatore Kohl ha voluto rassicurare i tifosi dei Bucks che il team resterà a Milwaukee. Appena appresa la notizia del cambio di ownership, infatti, in molti hanno pensato all’arrivo di un gruppo il cui unico scopo sarebbe stato quello di trasferire i Cerbiatti in un’altra piazza, conscio di questo rischio,Kohl, che ha fatto di tutto per far diventare i Bucks parte attiva del Wisconsin, non è solo andato alla ricerca di owner sinceramente non interessati al trasferimento, ma ha pure inserito la condizione che il club resti a Milwaukee come clausola decisiva affinché la vendita possa essere effettuata.
Una delle prime “sfide” della nuova proprietà, oltre a quella di “risanare” la rosa, sarà studiare a tavolino un piano, con la collaborazione degli enti pubblici, per la costruzione di una nuova arena. Il Bradley Center è uno degli stadi più “antiquati” di tutta la Lega e come lo stesso neo-commissioner (Adam Silver) aveva annunciato mesi fa, un rinnovo dell’arena porterebbe di sicuro più introiti e magari la possibilità di disputare un All-Star Game.